Gestione del datacenter “smart”

Emc ha pronta la quinta versione di Smarts Application Discovery Manager. Con tanto Cmdb sotto.

Emc ha pronto Smarts Application Discovery Manager (Adm) 5.0, nuova versione della soluzione per la gestione del data center, che permette di visualizzare le risorse di rete e di storage nel contesto delle applicazioni di business di tipo distribuito.

Si tratta di un software che riesce a indicare con precisione l’impatto di incidenti a livello di infrastruttura e dei cambiamenti di configurazione sulla disponibilità dei servizi di business.

Di fatto, il catalogo in tempo reale delle dipendenze di Smarts Adm 5.0 punta a eliminare la necessità di affidarsi a stime e a minimizzare le interruzioni di servizio dovute a cambiamenti o ai guasti.

In sostanza, si può scoprire, effettuare log e fare report sulle modifiche alle configurazioni software e hardware e confrontarle su una base server-to-server.

Inoltre, il Configuration Management Database (Cmbd) inserito nella soluzione permette di gestire l’impatto dei cambiamenti e degli incidenti all’infrastruttura attraverso diversi centri dati e tutta l’infrastruttura informativa.

Le nuove caratteristiche partono dal discovery ad alta definizione (High-Definition Discovery), che scopre e mappa automaticamente applicazioni J2Ee, i loro moduli e componenti e le loro relazioni. Scopre e mappa anche componenti granulari all’interno di applicazioni enterprise pacchettizzate, dipendenze documentate e attive, relazioni intraserver e istanze multiple installate di server applicativi e applicazioni database.

Per rispondere alle esigenze delle aziende distribuite geograficamente, poi Smarts Adm 5.0 propone un’architettura distribuita che permette deployment scalabili a livello mondiale attraverso modelli specifici.

Utilizzando un meccanismo di fingerprint, poi, la soluzione identifica automaticamente e in modo univoco oltre 500 pacchetti e applicazioni pacchettizzate. Per le aziende che hanno applicazioni sviluppate ad hoc, il nuovo fingerprinting euristico riconosce le comuni interazioni applicative a n-livelli e le raggruppa e mappa automaticamente senza richiedere conoscenza preventiva di quell’applicazione.

Un motore di riconciliazione aperta, poi,permette di riconciliare i dati Cmdb attaverso fonti diverse, mentre i nuovi cruscotti Cmdb forniscono uno stato dell’ambiente attraverso grafici, diagrammi e tabelle che riassumono le informazioni di discovery e tracciano i cambiamenti verificatisi nel tempo all’ambiente applicativo.

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