Uno standard per il Cmdb

Il viaggio verso un Configuration management database condiviso è iniziato.

Un Cmdb (Configuration Management Database) condiviso potrebbe aiutare i responsabili It a comprendere meglio le relazioni e le dipendenze tra i vari componenti di un’infrastruttura dati.

Ed è probabile che, fra un po’ di tempo, uno standard industriale per la condivisione e l’accesso alle informazioni It integrerà la comunicazione tra i Cmdb, contenenti i dettagli sui componenti di un’infrastruttura It, comprese le informazioni sui server, i dispositivi di storage, le reti, il middleware, le applicazioni e i dati.

Una società di servizi finanziari, tanto per fare un esempio, potrebbe utilizzare un Cmdb condiviso per conoscere l’impatto della messa in opera di una nuova applicazione di banking online con gli altri componenti che condividono le stesse risorse, anche all’interno di un ambiente IT dove sono presenti elementi multivendor.

A tutto questo stanno lavorando Bmc Software, Fujitsu, Hp e Ibm, che hanno annunciato un progetto comune per la definizione di specifiche tese a favorire l’interoperabilità e consentire agli utenti di condividere e accedere alle informazioni presenti all’interno delle proprie strutture It, per natura ormai multivendor.

I partner dell’iniziativa prevedono di presentare una versione preliminare delle specifiche a un’organizzazione che si occupa di standard industriali nel corso dei prossimi mesi.

Le succitate aziende svilupperanno specifiche aperte e traversali per la condivisione delle informazioni tra i Cmdb e gli altri contenitori dei dati.

In quanto specifiche messe a punto da più vendor, dovrebbero fornire alle aziende utenti una maggiore possibilità di scelta e una maggiore flessibilità nel momento di aggiungere nuove componenti hardware, applicazioni e middleware.

Secondo il Cto di Bmc, Tom Bishop, siccome il Cmdb sta diventando una pratica sempre più diffusa, è giunto il momento di affrontare il tema della definizione di uno standard, che per il responsabile del software di Fujitsu, Yasushi Ispida, è un elemento cruciale per l’efficienza dei processi It.

E se per Mark Potts, Cto di OpenView di Hp, ogni azienda vuole gestire la disponibilità dei propri servizi It e il Cmdb è l’elemento base di tale processo, per il Cto di Ibm Tivoli, Alan Ganek, l’attualità dei Cmdb è innegabile, anche se l’interoperabilità non ha ancora raggiunto il livello che dovrebbe avere.
Tutti d’accordo, quindi, i promotori dello standard, che lavoro da fare ce n’è.

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