Dischi fissi ad alta capacità

I criteri da tenere in considerazione per l’acquisto di un’unità di storage esterna

Luglio 2006 Un disco fisso esterno è il mezzo migliore per
trasportare, trasferire, salvare, condividere i dati in una rete o tra computer.
Le moderne unità sono dotate di veloci interfacce USB 2.0, LAN o Firewire
e lo spazio di memorizzazione si misura in diverse centinaia di GB nelle unità
con dischi da 3,5”, e intorno ai 100 GB con dischi da 2,5”. I miglioramenti
hanno toccato anche la parte estetica, lo sgraziato scatolotto si è trasformato
in un oggetto elegante e qualche modello potrebbe essere scambiato per un pezzo
d’arredamento.

Sul mercato c’è una notevole offerta di tali unità, diverse
per dimensioni, capacità ed interfacce. Ma quali sono i parametri da
considerare per stabilire il più adatto alle nostre necessità?
Se si tratta di un disco che deve essere spesso trasportato, utilizzato per
trasferire dati in un altro PC, la più indicata è un’unità
con disco in formato da 2,5” e connessione USB 2.0. Nella maggior parte
dei casi basta la sola alimentazione fornita dalla porta USB. Nel caso non lo
sia, hanno in dotazione adattatori da collegare ad una seconda porta USB o alla
presa PS/2.

Le unità da 3,5” di contro richiedono sempre un alimentatore da
collegare alla rete elettrica; più ingombranti e pesanti in compenso
raggiungono prestazioni e capacità superiori. Inoltre, le maggiori dimensioni
dell’involucro permettono la presenza contemporanea di diversi tipi di
connessione come LAN, Firewire o Serial ATA. Mentre le unità esterne
con disco da 3,5” raggiungono i 500 GB di capacità quelle da 2,5”
difficilmente superano i 100 GB. Le unità con disco da 3,5” sono
quindi indicate per le operazioni di backup dei sistemi operativi e dei file
multimediali, condizioni che richiedono un’elevata capacità e velocità
di connessione. E se in commercio non si riesce a trovare un’unità
esterna adatta ha sempre la possibilità di costruirsene una acquistando
i componenti separati come con i due telai esterni di Lindy e TechSolo.

Cancellazione sicura dei dati
L’eliminazione dei dati dal cestino, la formattazione del disco, la distruzione
della tavola delle partizioni tramite la riscrittura del settore che li contiene,
l’applicazione di un forte campo magnetico in prossimità del disco
fisso come abbiamo visto in diversi film, nessuno di questi metodi garantisce
la distruzione definitiva dei dati. Con definitiva si intende l’impossibilità
di recuperare i dati.

Le tecnologie di recupero dei dati sono arrivate a livelli tali che recuperare
i dati cancellati con le operazioni descritte all’inizio è cosa
abbastanza semplice. I dati sul disco fisso sono rappresentati da sequenze di
0 e 1 che il sistema è in grado di interpretare, per semplificare, lo
0 corrisponde a nessuna tensione e l’1 a tensione presente. Quando la
testina scrive una dato 1 su uno 0 il livello del segnale non è esattamente
1 ma qualcosa di meno, quando scrive 1 su 1 il livello del segnale invece è
leggermente superiore a 1. L’elettronica del disco fisso è tarata
per ignorare queste piccole discrepanze, mentre i sistemi di recupero dei dati
vi si basano per ricostruire lo schema cancellato.

Un’altra tecnica è la rilevazione dello stato del segnale ai bordi
della traccia. La posizione della testina è determinata da un servomeccanismo,
durante il funzionamento possono verificarsi dei micrometrici spostamenti che
non influiscono sulla lettura e scrittura del dato, ma lasciano ai bordi della
traccia delle differenze di magnetizzazione.

Se i dati registrati che volete distruggere sono importanti l’unico metodo
di cancellazione sicuro al 100 per cento è la distruzione fisica del
disco. I software in commercio che promettono la cancellazione sicura dei dati
utilizzano delle tecniche di scrittura multipla, con sequenze definite di 0
e 1, che in teoria impedisce il recupero dei dati. In realtà la sicurezza
del metodo non è assoluta ma impedisce ai semplici curiosi, in possesso
di strumenti commerciali, di recuperare i dati da un disco ma non elimina la
possibilità di recupero con sofisticati strumenti specializzati.

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