Home Big Data DevOps: perché le aziende portano l’agilità nel data management

DevOps: perché le aziende portano l’agilità nel data management

Nel corso di quest’anno, le aziende introdurranno nuovi team agili, basati su metodologia DevOps, per ottimizzare la gestione e l’utilizzo dei propri dati.

Questi team ­– composti da esperti di sicurezza, protezione e analisi dei dati, insieme a risorse It operative – avranno il compito di migliorare la protezione, la governance e il valore dei dati della loro organizzazione, in modo rapido ed efficiente.

A sostenerlo è Domenico Iacono, Presales Manager di Commvault, società specializzata in soluzioni di data protection e information management.

Domenico Iacono mette in evidenza che, da anni, i team DevOps sono un punto fermo dello sviluppo applicativo.

Sicurezza dei dati e migrazione al cloud

A differenza dell’approccio tradizionale, che separava i team di sviluppo software e operation, in questo caso sviluppatori software e staff delle operation It sono uniti in un unico team focalizzato nello sviluppo e nel miglioramento delle applicazioni.

I team DevOps hanno reso così più semplice per le aziende l’implementazione di metodologie agili di sviluppo software, accorciando i tempi e accelerando il miglioramento delle applicazioni su base continua.

Domenico Iacono
Domenico Iacono, Presales Manager di Commvault

Tuttavia – puntualizza Domenico Iacono –, lo scorso anno ha dimostrato anche che, sebbene l’economia digitale possa funzionare sulle applicazioni, molti dei suoi asset più preziosi sono in realtà i dati raccolti e generati da esse.

E se le aziende non proteggono, governano, ottimizzano e analizzano queste informazioni in modo costante, non solo rischiano di perdere e cedere la leadership a chi lo fa, ma mettono anche in pericolo l’integrità del business.

Ad esempio, i criminali sviluppano costantemente attacchi ransomware sempre più sofisticati che possono bloccare questi dati, interrompendo per giorni o settimane le attività anche di grandi aziende.

Le agenzie governative – sottolinea Domenico Iacono – stanno controllando costantemente le misure di privacy dei dati adottate dalle imprese, con sanzioni importanti (e pubblicità negativa) per chi non è conforme alle normative vigenti.

Le organizzazioni si trovano anche a dover affrontare costantemente la necessità di spostare o migrare i dati da on-premise a cloud, da cloud a cloud, da applicazione ad applicazione, con la speranza di ottimizzare operazioni e costi.

Nel frattempo, la maggior parte delle aziende leader di oggi si contraddistingue per la propria capacità di utilizzare i dati per fornire customer experience migliori rispetto ai concorrenti.

Alle aziende servono team DevOps agili legati ai dati

Da qui, secondo Iacono, la necessità per le aziende di implementare team agili legati ai dati che possano fornire tempestivamente e continuamente visibilità e controllo completi sulle informazioni distribuite in decine di applicazioni SaaS, servizi cloud e diverse tipologie di infrastrutture on-premise.

Team in grado di accelerare i tempi per i rilasci di nuove soluzioni, aumentandone la frequenza in modo che le altre risorse It e di business possano sperimentarli e fornire rapidamente un feedback su quanto siano utili a gestire e utilizzare i dati.

Team – prosegue l’analisi di Domenico Iacono – con le competenze e la velocità necessarie per proteggerli, in modo da poter respingere gli attacchi dei criminali informatici e allo stesso tempo assicurarsi che, in caso di attacco riuscito o altro evento disastroso, possano recuperare i dati in modo rapido e completo.

E che possano spostare rapidamente le informazioni da qualsiasi applicazione, cloud o infrastruttura a ogni altra applicazione, cloud o infrastruttura.

Inoltre, collaboreranno con i dipendenti operativi per utilizzare i più recenti strumenti di analisi, intelligenza artificiale, machine learning e altri per ricavarne insight preziosi e utilizzarli per prevedere meglio e in modo più efficace, ad esempio, la richiesta di prodotti nel corso della prossima stagione festiva, o quando un oggetto industriale abilitato all’IoT avrà bisogno di manutenzione per evitare tempi di fermo, e migliorare altri obiettivi.

Questi team non si limiteranno a completare i progetti di gestione e ottimizzazione dei dati e a tornare alle loro attività precedenti. Le aziende aggiungono sempre più applicazioni e generano nuovi dati, i criminali informatici sviluppano nuovi attacchi e le aspettative dei clienti cambiano continuamente.

Questo è il motivo – conclude Domenico Iacono – per cui i nuovi team agili dedicati ai dati che verranno creati nel 2022 dureranno ben oltre il prossimo anno.

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