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CSR: Schneider Electric per la sostenibilità ambientale e sociale

Responsabilità sociale di impresa, in inglese CSR: è la sfida del momento (e del futuro) con cui dovranno fare i conti tutte le organizzazioni, e il mondo It non fa certo eccezione. Intervistiamo per voi i leader di settore, svelandone strategie, impostazioni e focus d’azione. La tecnologia al servizio di società più eque ed inclusive non è uno slogan privo di contenuti, ma un obbiettivo concreto.
Del resto le aspettative dei cittadini sono elevate e impossibili da ignorare: una ricerca del World Economic Forum realizzata assieme a Ipsos ha svelato che l’86% delle persone intervistate vorrebbe miglioramenti significativi in termini di inclusività ed equità sociale.
01net ha quindi deciso di intervistare le aziende più prestigiose del mercato It, chiedendo loro in che modo è cambiato il loro modello di business per accogliere queste importanti istanze.

Per Schneider Electric, ha risposto alle nostre domande Stefania Iandolo, Sustainability Impact Leader di Schneider Electric.

La Corporate Social Responsibility sta determinando importanti cambiamenti nel modo di operare e produrre delle organizzazioni. Etica e profittabilità sono ancora temi opposti, oppure possono convivere con successo?

Per quanto ci riguarda, fare business in modo etico è un punto di partenza per il successo e lo è sempre stato, anche in passato. Operiamo in settori che hanno un alto impatto sulla società e sulle persone e attraverso la digitalizzazione nell’industria, l’energia, le infrastrutture abbiamo in mano una leva potentissima di cambiamento per noi e per i nostri clienti di oltre 100 Paesi nel mondo.

Per quanto ci riguarda, fare business in modo etico è un punto di partenza per il successo e lo è sempre stato, anche in passato.

L’etica per noi è trasparenza, è governance, ed è l’elemento che genera fiducia nei nostri confronti da parte dei clienti. Le aziende che comprendono che c’è questo legame, che se i clienti sanno di potersi affidare sono clienti più fedeli e il business cresce, sono le aziende vincenti.

A livello aziendale, l’etica è  un obiettivo che misuriamo come parte dei nostri obiettivi e che viene misurato dai leader nel settore, ad esempio nel 2021 Ethisphere ci ha inserito nella lista delle Most Ethical Companies.

Essere inclusivi e aperti a ogni tipo di minoranza: un’affermazione che, in passato, è stata più dichiarazione di principio che concreta realtà. Quali sono le vostre policy da questo punto di vista?

Siamo impegnati al 100% per l’inclusione e coltiviamo la diversità come un valore aggiunto per la nostra impresa. Abbiamo obiettivi chiari e misurabili a livello di parità di genere e parità salariale di genere: nel nostro “bilancio non finanziario” Sustainability Index abbiamo previsto per il 2025 di fare sì che le donne rappresentino il 50% di nuove assunzioni, il 40% del frontline e il 30% di manager ai livelli più elevati;  e la chiusura del pay gap è un processo che stiamo completando man mano negli oltre 100 Paesi del mondo dove operiamo.

La nostra policy di Diversity e Inclusion dichiara con forza che essere aperti, coltivare il rispetto per ogni differenza e fare in modo che ognuno possa esprimere il suo potenziale è un asset strategico per noi.

Anche in questo ci misuriamo e veniamo misurati dai più importanti indici del mondo, come ad esempio il Bloomberg Gender Equality Index.

Parlare di responsabilità sociale sarebbe impossibile senza riflettere sull’integrazione con le comunità in cui le società operano. Che progetti avete per il nostro Paese?

Stefania Iandolo, Sustainability Impact Leader di Schneider Electric
Stefania Iandolo, Sustainability Impact Leader di Schneider Electric

Nel 2021, quando Schneider ha rinnovato e rafforzato i suoi obiettivi di sostenibilità globali, ha inserito per la prima volta anche la richiesta, rivolta a tutti i Paesi in cui opera, di definire degli obiettivi locali connessi ai temi della sostenibilità ambientale, sociale e al supporto verso le comunità.

Il nostro Paese nel giugno 2021 ha annunciato i propri per questo primo periodo fino al 2025 che sono incentrati sul volontariato aziendale in ambito ambientale e sociale e sulle nuove generazioni, con un impegno crescente per formare almeno altri 10.000 giovani – tra scuole e università – sui temi della digitalizzazione dell’energia, dell’industria, sull’innovazione con i nostri programmi di formazione – le Academy Schneider Electric.

Il welfare aziendale, molto sviluppato nelle nazioni del nord Europa, ha fatto fatica ad affermarsi in modo organico in Italia. Nelle vesti di leader It, in che modo agevolate la vostra forza lavoro?

Schneider ha una policy globale – Global Family Leave – che stabilisce delle basi comuni per tutti i Paesi e che poi ha delle caratteristiche specifiche in ognuno di essi.

Ci sono i congedi parentali per entrambi i genitori: per i neopadri, in Italia oggi noi prevediamo 15 giorni; c’è una flessibilità organizzativa per cui abbiamo introdotto lo smart working per due giorni a settimana; ci sono le proposte di welfare sanitario e anche di supporto psicologico, i nostri dipendenti hanno accesso a una serie di servizi per il benessere mentale che sono di grande importanza.

Ad esempio collaborando con Lifeed abbiamo attivato dei percorsi dedicati ai genitori – madri e padri, è lo stesso – per i neo genitori ma anche in generale per i genitori di figli fino ai 18 anni, che hanno contenuti formativi e fanno leva anche sulle capacità che si acquisiscono in questi passaggi della vita; iniziative analoghe e di supporto sono previste per i caregivers e stiamo lavorando per introdurre percorsi formativi pensati per sostenere chi rientra da una lunga malattia, o persone che malauguratamente fossero vittima di violenze di genere.

Schneider Electric

In ultimo, impossibile non parlare di sostenibilità ambientale, anche alla luce della COP26 e della fortissima sensibilità sulle tematiche da parte dell’opinione pubblica. Come avete progettato la vostra roadmap per ridurre la vostra impronta ecologica?

La nostra posizione è quella di un’azienda che nel 2021 è stata dichiarata da Corporate Knights l’azienda più sostenibile del mondo di quell’anno: da questo si può capire che la nostra roadmap per la sostenibilità è quanto di più sfidante e importante per noi.  I nostri target sono stati man mano elevati in linea e oltre gli obiettivi di Parigi, con l’approccio Science Based Target.

A livello globale, siamo presenti su tutti i tavoli dove si discute del cambiamento climatico e portiamo avanti una visione molto precisa che vede nella somma di elettrificazione e digitalizzazione l’arma principale per vincere questa lotta, accelerando la decarbonizzazione in modo assolutamente necessario; a livello aziendale, la sostenibilità è un impegno per noi e anche un impegno ad aiutare i clienti a rendersi più sostenibili.

A livello globale, siamo presenti su tutti i tavoli dove si discute del cambiamento climatico e portiamo avanti una visione molto precisa che vede nella somma di elettrificazione e digitalizzazione l’arma principale per vincere questa lotta

Per la decarbonizzazione, ci siamo posti il compito di riuscire a diventare un’azienda net zero sulla intera supply chain entro il 2050, senza utilizzare offset per compensare emissioni; con obiettivi intermedi sui quali siamo in target al momento, quali la carbon neutrality della nostra operatività, con uso di offset nel 2025 e senza nel 2030, e  la neutralità di emissioni della nostra value chain sulle emissioni di scope 1,2,3 usando offset nel 2040.

La supply chain è molto importante: per questo abbiamo coinvolto i nostri 1000 fornitori top nel Zero Carbon Project per aiutarli ad abbattere del 50% le loro emissioni entro il 2030. A questo si affianca un approccio basato sull’economia circolare per quanto riguarda la progettazione dei prodotti, la loro gestione fino al fine vita, le loro caratteristiche: abbiamo una gamma di prodotti Green Premium vastissima, e uno dei nostri obiettivi è aumentare sempre più la quota di fatturato che otteniamo dalla vendita di queste soluzioni concepite in ottica di circolarità e di riduzione dell’impatto.

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