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CSR: perché Zucchetti è tra i migliori datori di lavoro in Italia

Responsabilità sociale di impresa, in inglese CSR: è la sfida del momento (e del futuro) con cui dovranno fare i conti tutte le organizzazioni, e il mondo It non fa certo eccezione. Intervistiamo per voi i leader di settore, svelandone strategie, impostazioni e focus d’azione. La tecnologia al servizio di società più eque ed inclusive non è uno slogan privo di contenuti, ma un obbiettivo concreto.
Del resto le aspettative dei cittadini sono elevate e impossibili da ignorare: una ricerca del World Economic Forum realizzata assieme ad Ipsos ha svelato che l’86% delle persone intervistate vorrebbe miglioramenti significativi in termini di inclusività ed equità sociale.
01net ha quindi deciso di intervistare le aziende più prestigiose del mercato It, chiedendo loro in che modo è cambiato il loro modello di business per accogliere queste importanti istanze.

Ha risposto alle nostre domande Cristina Zucchetti, Presidente Zucchetti Group.

La Corporate Social Responsibility sta determinando importanti cambiamenti nel modo di operare e produrre delle organizzazioni. Etica e profittabilità sono ancora temi opposti, oppure possono convivere con successo?

Generare profitti in modo sostenibile non solo è possibile, ma è un obiettivo che si devono porre tutte le organizzazioni, per rispetto del contesto sociale e ambientale in cui operano e per garantire la massima libertà di scelta alle generazioni future.

Generare profitti in modo sostenibile non solo è possibile, ma è un obiettivo che si devono porre tutte le organizzazioni, per rispetto del contesto sociale e ambientale in cui operano e per garantire la massima libertà di scelta alle generazioni future.

Per questo motivo in Zucchetti abbiamo coniato un ‘purpose’ che recita così: “Noi innoviamo per migliorare la Tua vita”.

Il nostro scopo, infatti, è migliorare la vita delle persone mediante l’innovazione tecnologica; non ci riferiamo solo ai clienti che utilizzano i nostri software, ma a tutti coloro che possiamo aiutare con le nostre applicazioni, come ad esempio i pazienti Covid-19 che abbiamo supportato con soluzioni di telemedicina per il monitoraggio da remoto, rese disponibili gratuitamente alle strutture sanitarie.

Cristina Zucchetti, Presidente Zucchetti Group
Cristina Zucchetti, Presidente Zucchetti Group

Essere inclusivi e aperti ad ogni tipo di minoranza: un’affermazione che, in passato, è stata più dichiarazione di principio che concreta realtà. Quali sono le vostre policy da questo punto di vista?

Zucchetti si è dotata di un Codice Etico che devono rispettare non solo tutti i collaboratori interni, ma anche le società del gruppo e i business partner, ossia tutte le componenti dell’ecosistema Zucchetti, perché ciascuna di esse rappresenta nei confronti di clienti, fornitori, stakeholder e dell’intera comunità i valori della nostra azienda.

Zucchetti si è dotata di un Codice Etico che devono rispettare non solo tutti i collaboratori interni, ma anche le società del gruppo e i business partner, ossia tutte le componenti dell’ecosistema Zucchetti.

Ovviamente non è sufficiente un documento che attesti il rifiuto di ogni forma di discriminazione e la predisposizione a modelli di inclusività, ma occorre agire nella quotidianità perché questi principi entrino nel dna delle persone, diventino un modus operandi naturale nel prendere decisioni.

Per ottenere questo risultato investiamo molto nella diffusione della nostra filosofia aziendale, coinvolgendo direttamente i colleghi nelle iniziative di comunicazione, in particolare i neoassunti, proprio per far capire loro fin da subito lo spirito di apertura mentale, di collaborazione e di condivisione a tutti i livelli che contraddistingue la Zucchetti.

Parlare di responsabilità sociale sarebbe impossibile senza riflettere sull’integrazione con le comunità in cui le società operano. Che progetti avete per il nostro Paese?

Il primo obiettivo che ci siamo dati è favorire l’occupazione, non solo nel territorio lombardo dove è nata l’azienda, ma anche su scala nazionale.

Negli ultimi cinque anni, anche quelli di recessione economica causati dalla pandemia, abbiamo assunto alla media di una persona al giorno, nella quasi totalità dei casi con contratti a tempo indeterminato, per garantire sicurezza, stabilità e benessere a chi lavora.

Può sembrare paradossale, ma in realtà avremmo voluto assumere ancora di più; purtroppo, però, in ambito Information Technology c’è un gap elevato tra domanda e offerta di lavoro, perché scuole superiori e università scientifiche non generano abbastanza figure professionali per aziende di software come la nostra.

Stiamo cercando, quindi, di fare cultura nelle scuole, cercando di sensibilizzare i genitori oltre che gli studenti per orientarli verso percorsi di studi come matematica, informatica, economia e ingegneria.

Occorre anche superare lo stereotipo che le ragazze siano più portate per le materie umanistiche. In Zucchetti, ad esempio, quasi la metà dei dipendenti è rappresentata da donne e proprio una di esse coordina il Digital Innovation Lab, il nostro laboratorio dedicato all’innovazione e all’intelligenza artificiale.

Negli ultimi anni abbiamo così deciso di intensificare la nostra collaborazione con scuole e università e abbiamo anche dato il via a dei percorsi formativi gratuiti in ambito informatico, con la denominazione “Vivaio dei Talenti”: a settembre partirà il corso per diventare ‘Erp Consultant’, mentre a ottobre quello per ‘Web developer’.

La proposta formativa prevede anche un tirocinio retribuito presso un’azienda del Gruppo Zucchetti, con elevate probabilità di assunzione al termine dello stesso.

Zucchetti

Il welfare aziendale, molto sviluppato nelle nazioni del nord Europa, ha fatto fatica ad affermarsi in modo organico in Italia. Nelle vesti di leader It, in che modo agevolate la vostra forza lavoro?

Sempre facendo riferimento alla cultura aziendale, al primo punto la Filosofia Zucchetti dice che “Le persone sono la risorsa più preziosa”, quindi l’obiettivo è quello di creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante dove tutti possano esprimere al meglio le proprie potenzialità, anche grazie a continui investimenti in formazione e sviluppo dei talenti.

È stato introdotto alcuni fa il programma “People Care” proprio per realizzare iniziative volte al benessere dei dipendenti sotto il profilo della salute e delle politiche per la famiglia; l’azienda è molto attenta soprattutto alle necessità delle donne, con orari di lavoro improntati a una grande flessibilità per favorirne lo sviluppo professionale. Quasi la metà della forza lavoro in Zucchetti, infatti, è rappresentata da donne e molte di loro ricoprono ruoli di elevata responsabilità a livello manageriale, tanto da aver organizzato con Zucchetti Academy degli appositi programmi di leadership al femminile.

Abbiamo, inoltre, lanciato il programma BeSmart, una modalità ibrida di lavoro tra presenza in ufficio e smart working per agevolare il work-life balance e ridurre gli spostamenti casa-lavoro, promuovendo anche la mobilità sostenibile per i trasferimenti brevi da una sede aziendale a un’altra.

A testimonianza del nostro impegno in ottica welfare, la ricerca sui migliori datori di lavoro condotta da Statista in collaborazione con il Corriere della Sera ha annoverato Zucchetti tra le società ‘Italy’s Best Employer 2022’, un riconoscimento molto prestigioso anche per il fatto che la classifica è stata stilata sulla base di un sondaggio indipendente somministrato ai lavoratori di più di 3.000 aziende, senza che le società coinvolte abbiano avuto alcuna possibilità di influire sui risultati.

Il ranking finale è stato stilato sulla base del punteggio attribuito dai dipendenti all’azienda considerando i seguenti indicatori: immagine e crescita, rapporto con il team e i superiori, sviluppo e prospettive, retribuzione, condizioni e attrezzatura, sostenibilità, carico di lavoro e riposo, gestione crisi.

In ultimo, impossibile non parlare di sostenibilità ambientale, anche alla luce della COP26 e della fortissima sensibilità sulle tematiche da parte dell’opinione pubblica. Come avete progettato la vostra roadmap per ridurre la vostra impronta ecologica?

Zucchetti

Con la Torre Zucchetti, la più recente delle nostre sedi a Lodi, abbiamo voluto dedicare grande attenzione all’ambiente, ristrutturando un palazzo degli anni ’70 per renderlo un edifico ecosostenibile capace di ottenere la certificazione Leed Gold, che ne attesta le prestazioni in termini di risparmio energetico e idrico, riduzione di emissioni di CO2 e qualità ecologica.

Sono appena iniziati i lavori anche per lo “Zucchetti Village”, anche in questo caso un progetto di riqualificazione urbana che porterà alla realizzazione di un complesso destinato a diventare un modello di sostenibilità economica, sociale e ambientale; un luogo di aggregazione per le persone, con ambienti di lavoro piacevoli e moderni, con ampi cortili interni per godersi il contatto con la natura nei periodi meno freddi e meno caldi dell’anno.

Sui temi ESG abbiamo pensato di supportare anche i nostri clienti, predisponendo un’offerta di soluzioni digitali che promuovono la sostenibilità, ad esempio su ambiti quali la gestione degli asset, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, nonché la sicurezza e il benessere nei luoghi di lavoro.

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