Crm e Sap: il lato smartphone di Gruppo Fiat

Al BlackBerry Innovation Forum, il responsabile del digital workplace management della più grande impresa industriale privata italiana, Aldo Borrione, annuncia due applicazioni attualizzate su piattaforma BlackBerry.

Un’applicazione Crm attualizzata su BlackBerry per supportare le figure professionali che si occupano dell’assistenza alle macchine per l’agricoltura e il movimento terra e la mobilizzazione di alcune funzionalità dell’ambiente Sap per velocizzare i processi di gestione delle richieste d’acquisto.

Chiamato, in qualità di testimonial, a partecipare alla prima tappa italiana nella storia del BlackBerry Innovation Forum, Aldo Borrione (nella foto), Ict governance digital workplace management, Fiat Spa, ha esposto punti di forza e margini di miglioramento in tema di soluzioni mobile applicate al business.

Per farlo, il manager del colosso italiano dell’automotive per eccellenza (190.000 dipendenti, 188 stabilimenti, 117 centri di Ricerca & sviluppo e una presenza in tutti e 5 i Continenti), è partito dall’assunto che, «per una realtà delle dimensioni di Gruppo Fiat, la mobilità non è una scelta ma una necessità».

E al di là dei dispositivi utilizzati in azienda «che spaziano dai pc laptop ai telefoni cellulari e smartphone di diversi brand, fino alle data card 3G per connessione dati, in aggiunta ad altri dispositivi chiamati a rispondere a esigenze particolari», l’obiettivo non cambia.

«L’intento – conferma il manager – è offrire servizi di any to any connectivity per un accesso trasparente a sistemi e servizi da qualsiasi sede del Gruppo nel mondo, in diverse modalità e per funzioni che riguardano e-mail, collaboration, voice e video conference, servizi dedicati di gestione del post lavoro».

Nel caso della piattaforma BlackBerry, introdotta in Gruppo Fiat dal 2000, i dati a disposizione da Borrione parlando di 720 dispositivi censiti nel 2007, «quando le infrastrutture Bes (BlackBerry Enterprise Server) erano undici, di cui dieci dedicate e una condivisa nel Gruppo».

A fronte di un grosso progetto di ristrutturazione della posta aziendale, oggi i dati a disposizione sono completamente diversi. Attualmente l’infrastruttura Bes è una sola divisa in due datacenter separati con un ambiente di certificazione in cui l’azienda realizza una serie di sperimentazioni per la gestione di oltre 5.800 dispositivi.

«Certo, i tempi sono completamente cambiati – fa notare l’Ict manager di Fiat -: il costo di un BlackBerry non è più così proibitivo rispetto anche solo a tre anni fa. Inoltre non parliamo più di uno status symbol, ma di un dispositivo assegnato per rispondere a reali esigenze di mobilità».

Ecco allora spiegato il proliferare di applicazioni come quelle citate all’inizio di questo articolo e che il team di Borrione ha tradotto due esperienze a dimostrazione «di come sia possibile partire dai processi e dalle esigenze specifiche mettendo in secondo piano la tecnologia».

Sviluppata su piattaforma BlackBerry, nel caso della soluzione a uso di circa 300 breakdown assistance manager sparsi fra Stati Uniti ed Europa, si è trattato di rendere mobile un’estensione del Crm che l’azienda gestisce per consentire di attivare i processi che riguardano la gestione delle parti di ricambio.

«L’ambito agricolo – spiega il manager – è strettamente connesso a un business stagionale che non può subire ritardi nell’approvvigionamento dei vari componenti. A tal fine, sono state valutate una serie di tecnologie per realizzare l’estrazione del flusso dati e delle informazioni dal sistema centrale».

La scelta è poi caduta sulla piattaforma MobileFlow «che, collocata a lato del sistema Crm principale, ha il compito di adattare il flusso dati e di ottimizzare il rendering della banda così da preparare le pagine e organizzare il flusso dati al fine di assicurare la miglior fruizione su questo tipo di dispositivi».

In questo modo, i breakdown assistance manager non devono più condividere la casella di posta elettronica in cui confluivano precedentemente tutte le segnalazioni per la gestione di questo genere di incidenti. Al contrario, ora viene presentato automaticamente l’elenco dei disguidi rilevanti.

«L’enfasi – conferma Borrione – si è, quindi, spostata su un concetto di oggetto-incidente collegato a tutte le attività sul Crm. In questo modo è possibile lavorare sul campo ad aspetti di workflow per approvare ordinativi direttamente dal proprio BlackBerry».

Nel caso delle funzionalità in ambiente Sap curate da una società che offre internamente al gruppo servizi di consulenza, si è, invece, lavorato in due diversi stati per la visualizzazione di reporting su piattaforma BlackBerry e sull’automazione di una parte del workflow proattivo degli acquisti gestiti.

«In questo caso ci siamo avvalsi delle funzionalità della parte di Sap BusinessObjects, che abbiamo a servizio. In particolare, sono state estratte funzionalità di reporting per il management aziendale al fine di generare cruscotti che diano visibilità sull’allocazione delle risorse».

La situazione è, quindi, visibile direttamente da BlackBerry, senza che sia necessario collegarsi da pc all’applicazione di riferimento. «In questo modo, il personale abilitato è in grado di autorizzare il processo approvativo delle richieste d’acquisto sul proprio dispositivo mobile».

Il che, per Borrione, non fornisce solo velocità ai processi di gestione delle richieste d’acquisto da ovunque ci si trovi, ma consente accessibilità ai dati, facilità di navigazione e uno sviluppo non complesso, «anche se una tabella su schermo piccolo non è il massimo della visualizzazione».

In termini di difficoltà il manager di Fiat ha, però, espresso un paio di suggerimenti per Rim: «Ci siamo resi conto che la difficoltà di sviluppo consiste nel dover partire dai processi, piuttosto che trovare risposte in modalità push dalla tecnologia. Ai vendor chiediamo, quindi, di supportarci per indirizzare meglio questo tipo di esigenze, perché le potenzialità di business non mancano».

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