Chi ha paura di BlackBerry?

Emirati Arabi, Arabia Saudita, India, Libano vogliono bloccare le comunicazioni via BlackBerry. Troppo sicure. E interviene Hillary Clinton.

Per la seconda volta in poche settimane si trova al centro dell’attenzione, Research in Motion, per qualcosa di diverso rispetto al lancio di nuovi dispositivi o di nuovi servizi.
Prima il cosiddetto Antennagate, chiamata in causa da Steve Jobs in cerca di qualcuno con cui condividere i problemi di antenna, ora i divieti annunciati da alcuni Paesi, preoccupati dall’eccessivo livello di sicurezza delle comunicazioni via BlackBerry.

E Mike Lazaridis, co-Ceo della società canadese, si dimostra persona senza troppi peli sulla lingua.
E se a Steve Jobs Lazaridis aveva seccamente risposto in una nota di non attribuire ad altri problemi che riguardavano esclusivamente iPhone 4, ora, di fronte alla decisione dell’Arabia Saudita, che già da questo mese proibirà l’utilizzo di BlackBerry sia ai residenti, sia agli stranieri in visita, il manager commenta altrettanto irritato. ”Se non sanno gestire internet, allora è meglio che ne facciano a meno”.

Commenti stizziti a parte, la situazione in realtà è piuttosto seria, tanto che la stessa Hillary Clinton sta in queste ore lavorando di diplomazia in cerca di una soluzione.
Al centro della discussione, l’impossibilità da parte governativa di intercettare le comunicazioni che transitano su dispositivi BlackBerry. Per l’Arabia Saudita, come detto, il divieto è già sancito, sulla stessa linea si stanno muovendo gli Emirati Arabi, il Libano e forse l’Indonesia.
Il problema, ed è qui che la questione si fa rischiosa per Rim, è anche l’India sembra intenzionata a prendere in esame l’opzione e questo vorrebbe dire correre il rischio di vedersi tagliata fuori da uno dei mercati più promettenti nell’ambito delle comunicazioni mobili.

E mentre la diplomazia fa il suo lavoro, Lazaridis si è sfogato con Wall Street Journal: ”Non stiamo parlando solo di BlackBerry, stiamo parlando di Internet nel suo insieme. Tutto su Internet è cifrato”.

In realtà, la richiesta da parte di Emirati Arabi ed Arabia Saudita è precisa: per evitare il blocco, Rim dovrebbe consentire alle autorità governative l’accesso ai dati cifrati.
Da parte sua Rim risponde che Internet stessa richiede comunicazioni sicure e che non ha mai finora concesso ad alcun governo alcun trattamento differente in tal senso. La disponibilità della società, tuttavia, esiste a fronte di ordini precisi da parte di una corte di giustizia, in relazione a possibili reati.
E nessuno esclude che nelle prossime ore si riesca a trovare una qualche forma di accordo che costruisca una forma di equilibrio tra le legislazioni vigenti nei singoli Paesi e la riservatezza di BlackBerry.
Del resto, ricorda sempre Lazaridis, il rischio è quello di mettere in discussione molte relazioni d’affari tra Medio Oriente e mercati occidentali.

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