Home 5G Cresce l'interesse delle aziende attorno al 5G: il 30% prepara progetti

Cresce l’interesse delle aziende attorno al 5G: il 30% prepara progetti

Nel 2021 il 5G è un mercato ancora agli inizi, con una filiera in costruzione, ma sono stati fatti importanti passi avanti rispetto ai dodici mesi precedenti.

In primo luogo, è aumentata la copertura, che oggi è pari a una decina di punti percentuali in 5G Non Standalone e al 95% della popolazione servita in Dynamic Spectrum Sharing, utilizzando quindi, in gran parte, le frequenze 4G. È stato avviato il mercato consumer, con la crescita delle vendite di terminali 5G ai consumatori finali e delle sottoscrizioni 5G. Nel mercato Business, sono emersi i primi casi d’uso con imprese e pubbliche amministrazioni: al momento se ne contano una decina sul territorio italiano, fra progetti commerciali, iniziative sviluppate grazie a finanziamenti europei o co-investimenti con le telco, in diversi ambiti, come Smart & Connected Vehicle – Safety (soluzioni per migliorare la sicurezza dei guidatori), Autonomous Vehicle & Smart Road e Remote Monitoring – Distributed Assets. Un numero contenuto (come negli altri paesi europei, del resto) ma con benefici già concreti, come la riduzione dei costi di alcuni processi, l’aumento della produttività e la riduzione delle emissioni.

È cresciuta la conoscenza delle caratteristiche del 5G da parte delle aziende end user, le potenziali utilizzatrici di questa tecnologia: il 30% ha un livello di conoscenza almeno buono, contro il 24% del 2020, e soltanto il 27% non la conosce affatto (era il 48% lo scorso anno). Le imprese dimostrano anche una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dal 5G, con il 34% che lo valuta positivamente e si sta attivando per capire come sfruttarlo (14 punti in più del 2020) e il 30% che dichiara di aver avviato progetti o iniziative pilota nell’ambito o di volerlo fare nel prossimo anno. Anche le imprese della filiera ICT si stanno muovendo: il 43% ha attivato o intende attivare progetti 5G nei prossimi 12 mesi. Ora è il momento di sfruttare l’esperienza dei primi casi e la maggiore maturità delle imprese per investire e far crescere un mercato ancora immaturo ma con grandi opportunità da cogliere.

Sono i risultati della ricerca dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno “5G: è il momento di investire”.

Le tecnologie abilitanti per il 5G

Oltre alle caratteristiche più note, sono tre le novità architetturali di grande prospettiva che spingeranno lo sviluppo del 5G. Le tecnologie radio a onde millimetriche (mmWave), che, combinate con le tecnologie FWA, permettono di raggiungere le prestazioni della fibra, come picco di downlink e uplink. Ma anche le soluzioni di Multi-access Edge Cloud (MEC), che consentono di trasformare la rete in una piattaforma di calcolo (quindi non solo connettività) e di avvicinare la distanza tra terminali e server delle applicazioni per ridurre la latenza. Le soluzioni MEC richiedono forti investimenti da parte degli operatori e, ad oggi, non c’è una richiesta così forte, perciò attualmente sono legate principalmente allo sviluppo di progetti di reti di quinta generazione dedicate a siti e distretti industriali. Le soluzioni Open RAN (Radio Access Network), infine, sono un’architettura che sfrutta la disaggregazione della rete di accesso radio in componenti separate e la possibilità di trasformare la maggior parte di esse in applicazioni software su un hardware generale; esse apriranno a nuove relazioni tra i produttori di apparati e componenti di rete e alla possibilità di implementazioni multi-fornitore.

 La nuova value chain

L’Osservatorio ha censito 98 startup internazionali 5G finanziate fra il 2016 e il 2020 per un totale di 2,2 miliardi di dollari di investimenti raccolti, pari a un finanziamento medio di 26 milioni di dollari. Le principali tecnologie 5G sfruttate sono l’Edge Computing (21% delle startup), seguito dall’URLLC (9%), ma buono l’interesse anche per l’Open RAN. Tra le tecnologie ancillari, la più esplorata è l’Artificial Intelligence (30%) per offrire servizi alle aziende clienti e l’ottimizzazione della gestione della rete, e l’IoT (28%).

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