Home Cosa è l’Edge e come si affronta: la risposta di Dell Technlogies

Cosa è l’Edge e come si affronta: la risposta di Dell Technlogies

L’Edge può trovarsi ovunque. E i dati raccolti e analizzati nell’Edge possono portare a risultati che cambiano radicalmente il business di una azienda. Inoltre, la scelta di partner tecnologici è fondamentale: può aiutare a comprendere e definire i bisogni aziendali in ottica Edge, semplificando l’approccio da adottare. Il tutto tramite processi di consolidamento ed integrazione, pianificando la crescita con una strategia basata sui risultati che si vogliono ottenere.

Un’ambulanza accelera in autostrada per portare un paziente grave in ospedale. I commessi di un negozio aiutano i clienti a trovare il regalo perfetto. Un aereo viaggia a 800 km all’ora, a 9 mila metri da terra. Una fabbrica produce attrezzature meccaniche.

Cos’hanno in comune questi scenari? ce ne parla Isabella Valente, Senior Director Data Center Sales, Dell Technologies Italia

In ognuno di questi “luoghi” vengono creati e utilizzati dati preziosi. Se utilizzati correttamente generano un valore concreto e immediato non solo sui risultati finanziari di una azienda, ma anche in termini di salute e sicurezza.

Nel mondo digitale questo ha definito il paradigma dell’Edge Computing, ovvero la capacità di elaborare dati preziosi “vicino” alla loro fonte.

Cos’è l’Edge?

L’Edge è ovunque, e può essere difficile definirlo; può trovarsi in fondo al corridoio di un data center o su un jet in volo intorno al mondo. La definizione più comune di Edge Computing è la vicinanza della potenza di calcolo rispetto alle fonti di dati, anche se i distinguo sono diversi.

Comunque lo si definisca, l’approccio all’Edge Computing dipende nello specifico dal settore e dal tipo di azienda e una volta trovato il mondo di implementarlo può cambiare il business e migliorare radicalmente i risultati di un’azienda.

Per esempio, prendiamo il caso di un ente sanitario che deve costruire un ambulatorio distante dalla propria sede, per servire una determinata zona: affinché i medici abbiano, in quel luogo e in tempo reale, tutte le informazioni necessarie sui pazienti, i dati devono essere elaborati velocemente.

Implementare l’Edge Computing in questo contesto significa avere sistemi in grado di analizzare e processare immediatamente i dati raccolti dal medico attraverso i suoi dispositivi. Inoltre, diventa necessario avere soluzioni in grado di consolidarli e trasferirli in tempo reale, per poi restituirli nel più breve tempo possibile. Queste soluzioni, tanto più se si considera che devono essere impiegate in località decentrate e magari con uno staff IT ridotto, devono essere compatte e semplici da utilizzare, oltre che dotate di una sicurezza intrinseca, automazione avanzata e possibilità di essere gestite da remoto.

Sensori e video camere vengono già utilizzate per monitorare lo stato della strumentazione e la qualità dei prodotti assemblati in una fabbrica; in un contesto di questo tipo, l’implementazione di soluzioni Edge permette di analizzare il processo di produzione fornendo preziosi e accurati insight che aiutano a prendere decisioni accurate, anche di carattere predittivo (ad esempio per la manutenzione dei macchinari) migliorando l’efficienza complessiva. L’alternativa, ovvero trasferire e dunque analizzare i dati in un data center, richiederebbe troppo tempo, con impatti notevoli sul vantaggio competitivo.

Se invece prendiamo come esempio un – grande – retailer, l’adozione dell’Edge Computing aiuterebbe ad offrire esperienze di acquisto migliori e a chiudere il ciclo di vendita più rapidamente: la gestione dell’inventario, infatti, verrebbe fatta direttamente negli store e le soluzioni, combinate con l’Intelligenza Artificiale, potrebbero dare indicazioni affinché i commessi si trovino nelle aree del negozio dove c’è maggior bisogno.

Isabella Valente_Senior Director Data Center Sales Dell Technologies Italia
Isabella Valente

Come implementare l’Edge

Implementare e gestire l’Edge Computing non è sempre semplice. Le iniziative per la sua realizzazione spesso non hanno obiettivi chiari, coinvolgono nuove tecnologie e portano alla luce processi conflittuali tra IT e tecnologia operativa (OT).

Di seguito tre suggerimenti per approcciare la strategia Edge correttamente:

  1. Progettare per ottenere risultati

I progetti Edge di successo sono quelli che partono da priorità chiare sapendo bene i risultati che si vogliono ottenere, ancora prima di iniziare a parlare di tecnologia. In un contesto produttivo, ad esempio, è opportuno chiedersi se si vuole migliorare la produzione o ridurre i costi, , prevenendo in modo proattivo i guasti alle macchine e i relativi tempi di fermo.

Se il progetto richiede importanti investimenti e i primi risultati attesi sono minimi, è bene fare presente queste considerazioni nel momento in cui si presenta il progetto. Avere chiari gli obiettivi aziendali che si vogliono raggiungere significa poter gestire le aspettative, misurare i risultati in tempi stabiliti, e possibilmente apportare miglioramenti in corsa se necessario.

  1. Consolidare e integrare

Occorre pensare all’Edge non come una collezione di dispositivi e applicazioni disconnesse tra loro, ma come un tutt’uno che permette di efficientare le operazioni. La virtualizzazione, la containerizzazione delle applicazioni e le infrastrutture software-defined sono elementi chiave per raggiungere questo tipo di consolidamento.

Ma non è solo una questione di maggiore efficienza. Il consolidamento porta anche a una maggiore flessibilità, perché si possono allocare più facilmente le risorse o spostare i workload a seconda delle necessità di business, e a nuove possibilità di condivisione e integrazione di dati tra diversi data stream e applicazioni. Qualora si volesse sviluppare nuove applicazioni, queste potranno contare su dati Edge esistenti, senza dover costruire una nuova logica di integrazione.

Quando si arriva al consolidamento, è bene accertarsi che l’approccio utilizzato faccia leva su interfacce di programmazione, standard e tecnologie aperte, in modo da non essere vincolati a un singolo ecosistema o framework cloud. Un ambiente Edge aperto consente infatti di implementare nuovi utilizzi e applicazioni e di integrare nuovi ecosistemi nel momento in cui l’azienda ha bisogno di introdurre un cambiamento.

Non sono solo le tecnologie ad aver bisogno di integrazione. Quando si vuole implementare una strategia Edge, le organizzazioni IT e OT devono collaborare per confrontarsi sulle best practice, e non lavorare in silos, focalizzandosi sui punti in comune più che sulle differenze. Bisogna unire ciò in cui l’IT eccelle con quanto eccelle nella parte OT, massimizzando gli standard e le pratiche comuni per raggiungere obiettivi e risultati condivisi. Nelle organizzazioni più mature, riscontriamo già questo tipo di approccio che porta queste due aree a collaborare e a definire insieme i risultati da raggiungere.

  1. Pianificare crescita e agilità

Pensare a lungo termine è la chiave del successo. Pianificare i risultati iniziali è necessario, ma saper guardare avanti è fondamentale. Bisogna saper fare una previsione su quali nuove funzionalità e utilizzi potrebbe essere utile implementare per far crescere e rendere più agile l’azienda. Per esempio, se al momento si svolgono solo semplici processi di controllo e monitoraggio, ma in futuro si pensa di implementare il deep learning, allora è bene assicurarsi che l’infrastruttura Edge possa essere ampliata e prevedere che la capacità di rete, di storage e computazionale necessarie permettano che questo possa essere fatto nell’Edge. L’adozione di un approccio as-a-Service per l’infrastruttura può dare all’IT un maggiore controllo dell’ambiente e facilitare l’allocazione delle risorse là dove possono dare maggiore valore.

Cogliere le opportunità Edge

L’Edge può trovarsi ovunque. E i dati raccolti e analizzati nell’Edge possono portare a risultati che cambiano radicalmente il business di una azienda. Inoltre, la scelta di partner tecnologici è fondamentale: può aiutare a comprendere e definire i bisogni aziendali in ottica Edge, semplificando l’approccio da adottare. Il tutto tramite processi di consolidamento ed integrazione, pianificando la crescita con una strategia basata sui risultati che si vogliono ottenere.

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