Con il rinnovo di server e storage Ibm spinge al cloud

Un macro-aggiornamento di portafoglio che tocca 55 tecnologie. Compreso uno starter kit per fare una nuvola.

Gli aggiornamenti tecnologici pianificati di server e storage Ibm si inseriscono nell’alveo delle innovazioni relative alle tematiche chiamate Big data, cloud computing, business analytics, workload e datacenter virtualizzati.

Le novità principali rilasciate da Ibm partono da Db2 Analytics Accelerator, per inserire negli zEnterprise il datawarehouse Netezza (l’appliance si collega al database per accelerare i tempi di risposta di interrogazioni complesse) e passano agli Smart Analytics System 9700 e 9100 per supportare un hub di distribuzione dati, piattaforme di analisi transazionale, sistemi di reporting e dare un framework per la business analytics predittiva.

Gli Smart Analytics System 7710 (su processore P7) e 5710 (su x86) sono sistemi all-in-one a server singolo che forniscono servizi di business analytics e reporting più rapidamente.

Lo storage midrange Storwize V7000 diventa Unified per rendere più efficiente e semplice la gestione dei dati relativi a diversi carichi applicativi, unificando l’accesso ai dati di tipo file e block e prevedendo il movimento automatico dei file, basato sulle policy aziendali, verso il tipo di unità desiderato.

I sistemi a disco di classe enterprise System Storage Ds8000 Release 6.2 introducono prestazioni e migliori funzionalità di ottimizzazione della capacità per la gestione di carichi di lavoro più eterogenei.

E Xiv Storage System Gen3, presentato a luglio, viene migliorato con l’aggiunta di moduli disco da 3 Tb che ne aumentano la capacità del 50% nello stesso spazio fisico.

A livello di server Power System la tecnologia Power Security and Compliance (PowerSc) fornisce tool automatizzati per la sicurezza e la conformità degli ambienti virtualizzati.

Versione rinnovata anche per Systems Director, la v6.3, con miglioramenti in termini di prestazioni, scalabilità e usabilità, per la gestione semplificata dei sistemi ottimizzati.

La spinta cloud
Sul piano cloud si registra l’Ibm Starter Kit for Cloud, che è parte della soluzione Ibm SmartCloud Entry, offre gli elementi di base per creare cloud privati su server System x e Power Systems virtualizzati.
La soluzione prevede l’inizializzazione e l’amministrazione semplificate per gli ambienti cloud su sistemi Power e x86, la standardizzazione di macchine virtuali e il miglioramento della produttività operativa, con un’interfaccia self-service.

Una Starter Edition for Cloud c’è anche per lo zEnterprise, e offre un modello di distribuzione Iaas entry level per Linux su System z con Tivoli Provisioning Manager.
Si tratta di un “cloud in a box” chiavi in mano.

BladeCenter Foundation for Cloud è una piattaforma di cloud computing che associa tecnologia server, storage, networking e di gestione per consentire di creare rapidamente un ambiente cloud basato su x86, che parte da da 7 Tb di storage e 150 macchine virtuali.

Active Cloud Engine consente una gestione ed una scalabilità più efficiente dei file system, spostando i file dove e quando è necessario, mentre Systems Director VmControl 2.4 consente una gestione ampliata delle immagini virtuali e funzionalità di pooling delle risorse di sistema su System x per Kernel-based Virtual Machine.

Novità anche sul fronte networking con una più facile migrazione ai cloud privati, con i backbone e gli switch San Fibre Channel a 16 Gbps e il nuovo RackSwitch G8316 1,28 Tb/sec 40 GbE.

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