Big Blue mette nuova carne al fuoco dello storage

Forte dello spazio guadagnato sul fronte software, Ibm ha annunciato anche l’ampliamento dell’offerta hardware. Pensato per le piccole imprese, il nuovo Ds4200 Express è un sistema storage con capacità massima di 56 Tb. Il sistema utilizza connessioni …

Forte dello spazio guadagnato sul fronte software, Ibm ha annunciato anche l’ampliamento dell’offerta hardware. Pensato per le piccole imprese, il nuovo Ds4200 Express è un sistema storage con capacità massima di 56 Tb. Il sistema utilizza connessioni Fibre channel ad alte prestazioni, impiega dischi Sata ed è abbinabile fino a sei unità di espansione.
Nella fascia alta, Big Blue include due nuovi modelli della famiglia System Storage: il Ds8100 Turbo e il Ds8300 Turbo. Già disponibili, questi sistemi sono stati migliorati sotto il profilo della connettività per offrire opzioni di storage multilivello all’interno del medesimo sistema. Il primo livello potrà essere utilizzato per archiviare dati critici richiamati di frequente. Il secondo livello prevede, invece, l’impiego di dischi di capacità a basso costo per archiviare i dati acceduti raramente. «Da qualche mese – chiarisce Stefano Gamboni, manager system storage di Ibm – sono disponibili nuove funzionalità. Fra queste Synergy, che permette di creare una sinergia tra il database e lo storage, mentre con l’opzione Cooperative Caching tutte le operazioni hanno il minimo impatto sulle applicazioni».

Sul fronte dello storage unificato, Ibm ha deciso di ampliare la gamma di soluzioni System Storage N7000 con l’introduzione di nuovi modelli: l’N7600 e l’N7800 che supportano la connettività Fibre channel e Sata e il simultaneo collegamento ad ambienti diversi. Scalabili fino a 504 Tb di capacità fisica, queste soluzioni sono basate sulla tecnologia Network Appliance, «ma non trascuriamo anche lo storage a nastro» chiarisce Sergio Resch, sytem storage business development and solution manager di Ibm. Non a caso, con il nuovo Ts7700, Ibm porta l’architettura Power all’interno dell’universo delle librerie a nastro. «Di fatto – sottolinea Resch – questa architettura è stata completamente rivista nell’ottica del supporto della logica Grid». La capacità nativa di questi sistemi arriva ai 18 Tb e sarà possibile accoppiare due sistemi stand alone in una configurazione “a griglia” che sfrutta connessioni Ip, così da utilizzare questo macrosistema come un unico ambiente virtuale. «Per migliorare la sicurezza dei nastri – conclude Resch -, abbiamo anche implementato una nuova funzionalità di crittazione dei dati contenuti nelle cartucce». Da oggi in poi tutti i sistemi di storage a nastro di Ibm includeranno un meccanismo di crittografia hardware nativo che preserva i valori di compressione della cartuccia e che supporta, oltre agli ambienti proprietari, anche i sistemi Hp, Sun e Linux.

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