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Apple terrà questo mese un summit interno sull’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale è una delle frontiere attualmente più in fermento nell’ambito dell’innovazione tecnologica: tutte le maggiori società big tech stanno impegnando risorse e investimenti in questo campo e Apple sicuramente non è estranea a questo trend.

Non arriva dunque come una grande sorpresa quanto ha affermato su Twitter il tech reporter di Bloomberg Mark Gurman, secondo cui: “La prossima settimana Apple terrà il suo AI summit interno annuale (già programmato). È come una WWDC per l’intelligenza artificiale, ma solo per i dipendenti Apple”.

Ci sono vari spunti d’interesse nell’indiscrezione riportata da Gurman, se questa dovesse rivelarsi fondata.

Innanzitutto il fatto che, secondo il tech reporter di Bloomberg, l’evento si terrà in presenza nello Steve Jobs Theater, l’auditorium dell’Apple Park, il quartier generale di Apple nel cuore della Santa Clara Valley, in California.

L’AI summit sarà anche trasmesso in streaming, sempre per i dipendenti: non si tratta di un evento pubblico o per i giornalisti, bensì di un incontro interno. In ogni caso, il summit dovrebbe essere di persona, e ciò sancirebbe un ritorno a come Apple teneva gli eventi per i media prima della pandemia di Covid.

Gurman si chiede infatti se Apple tornerà a fare eventi in presenza anche per i lanci pubblici dei prodotti, da qui in avanti. Essendo un summit aziendale interno, non ci si aspetta che vengano rilasciati annunci e meno ancora nuovi prodotti. Tuttavia, il summit sull’intelligenza artificiale può essere interpretato come una conferma che anche Apple sta prestando molta attenzione a questo settore.

Nelle ultime settimane sono state continuamente sotto i riflettori di pubblico e media le iniziative dei colossi della tecnologia (o le indiscrezioni a tal riguardo) in tema di intelligenza artificiale.

Microsoft, dal canto suo, ufficializzando l’investimento pluriennale e multimiliardario, ha saldato la sua partnership con OpenAI, società di ricerca sviluppatrice di ChatGPT, senz’altro la soluzione di questo tipo di cui si parla di più al momento.

La stessa OpenAI ha di recente lanciato il piano a pagamento ChatGPT Plus, e secondo gli ultimi rumor Microsoft starebbe implementando una versione nuova e più veloce di ChatGPT nel suo motore di ricerca Bing.

A questa intensa attività di Microsoft ha ora risposto anche Google, presentando Bard, un servizio sperimentale di intelligenza artificiale conversazionale potenziato dal modello linguistico LaMDA.

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