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Amazon, supporto alle PMI e nuovi posti di lavoro in Italia

Forte della propria solida posizione sul mercato, Amazon riesce a calarsi nei complessi panni delle Pmi italiane, alle prese con una crisi di dimensioni inedite e un futuro tutto da scrivere. Quali sono le attività di supporto a sostegno delle nostre piccole e medie imprese? lo abbiamo chiesto a Giulio Lampugnani, Head of Sellers Services FBA di Amazon in Italia.

Il periodo appena trascorso ha fatto emergere quanto il canale online rappresenti un alleato per le piccole e medie imprese: un approccio omnicanale permette di raggiungere più clienti, in Italia e nel mondo, e di far fronte ai diversi bisogni dei consumatori, che hanno modificato la loro esperienza di acquisto. Secondo le stime di Netcomm, 29 milioni di italiani acquistano abitualmente online, per cui è quanto mai urgente accelerare il processo di trasformazione digitale del Paese. In quest’ottica, Amazon è, e continua ad essere, un alleato per le piccole e medie imprese italiane che vendono sul nostro sito, innovando costantemente e offrendo loro strumenti che le accompagnino in questo percorso.

Amazon mette a disposizione diversi corsi e una serie di programmi che accompagnano i partner di vendita lungo un percorso che copre diversi aspetti: dai primissimi passi per iniziare a vendere su Amazon, a come migliorare la strategia di marketing, fino a strumenti e servizi affinché i partner di vendita possano vendere ed inviare i propri prodotti sia in Italia che all’estero. Offriamo inoltre supporto per i pagamenti ed il calcolo dell’IVA.

Lo scorso novembre ci siamo spinti oltre ed abbiamo dato vita al programma di formazione gratuito “Accelera con Amazon”, realizzato in collaborazione con ICE, MIP Politecnico di Milano, Confapi e Netcomm, per accelerare la crescita e la digitalizzazione di oltre 10.000 piccole e medie imprese italiane.

Inoltre, per far conoscere le eccellenze del nostro Paese in tutto il mondo, nel 2015 abbiamo dato vita alla vetrina “Made in Italy”, una sezione dedicata ai prodotti italiani che possono essere classificati come “Made in Italy” secondo le normative vigenti. I prodotti della vetrina Made in Italy sono realizzati da grandi aziende, piccole imprese e perfino da artigiani. L’obiettivo della vetrina è quello di divulgare lo stile e la tradizione del “Made in Italy”, un’etichetta che è sinonimo in tutto il mondo di ricercatezza dei materiali, attenzione ai dettagli e creatività. Questa vetrina aiuta i clienti a scoprire una vasta gamma di articoli che meglio rappresentano l’Italia.

Oggi, la selezione dei prodotti Made in Italy disponibili in tutti i negozi Amazon ha raggiunto quota 1 milione di cui 300.000 solo su Amazon.it e sono 2.500 gli artigiani e le piccole e medie imprese italiane che oggi usano questa vetrina per vendere i propri prodotti a clienti in Europa e nel mondo. A Novembre 2020 abbiamo inaugurato quattro nuove vetrine dedicate alle eccellenze tradizionali di altre quattro regioni italiane: Emilia-Romagna, Puglia, Veneto e Lombardia, per un totale di 10 vetrine regionali.

L’impatto positivo del nostro impegno è confermato anche dal Report 2021 sulle Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane che vendono su Amazon: nel 2020 le 18.000 PMI italiane presenti sul nostro store hanno registrato vendite all’estero per più di 600 milioni di euro, generando un impatto positivo anche attraverso la creazione di oltre 50.000 posti di lavoro ad oggi, e venduto più di 80 milioni di prodotti su Amazon, 30 milioni in più rispetto all’anno precedente.

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Giulio Lampugnani, Head of Sellers Services FBA di Amazon in Italia

 

I livelli occupazionali destano più di qualche preoccupazione nell’opinione pubblica, con la forte sensazione che il peggio debba ancora arrivare, da questo punto di vista. Amazon, in piena controtendenza, si distingue per una forte crescita nel numero dei dipendenti in Italia. Quali sono i segreti dietro questo successo, e quanto avverte Amazon il ruolo di leader nel rilancio post-pandemia?

 Amazon è uno dei più importanti creatori di posti di lavoro in Italia, entro la fine dell’anno impiegherà in Italia oltre 12.500 persone, in più di 50 sedi in tutta Italia, ed offre opportunità a persone di ogni provenienza e livello di esperienza – dal prelievo, imballaggio e spedizione delle merci, al marketing, al finance e alla ricerca sulle tecnologie del futuro.

Recentemente ci siamo posti l’obiettivo di diventare “il miglior datore di lavoro e il luogo di lavoro più sicuro al mondo” e prima ancora siamo stati certificati Top Employer Italia 2021, per la qualità dell’ambiente di lavoro, le opportunità di formazione e i piani di carriera offerti ai dipendenti in Italia. Aver ottenuto questo riconoscimento dimostra che siamo nella giusta direzione.

Non abbiamo un segreto. Piuttosto, crediamo fortemente che non si possa puntare ad avere dei clienti soddisfatti se non lo sono anche i dipendenti, se non possono contare su opportunità di crescita e sviluppo professionale, formazione, sicurezza, inclusività ed equità. Una persona che può essere se stessa con i propri colleghi e le proprie colleghe, e che è soddisfatta del proprio posto di lavoro, sarà più motivata ad innovare per conto dei clienti. Una semplice equazione che per noi rappresenta una chiave per il successo.

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La pandemia ha accentuato, presso l’opinione pubblica, l’attenzione verso le tematiche ambientali. Su questo fronte Amazon è attiva da tempi non sospetti; quali sono le principali novità che possiamo attenderci?

 La sostenibilità è per noi parte integrante del nostro business. La nostra vera e propria ossessione per i clienti, unita alla visione di lungo periodo, ci ha portato a prendere parte in modo coraggioso e attivo alla lotta al cambiamento climatico. Per questo a settembre 2019 abbiamo deciso di lanciare il Climate Pledge: cofondato con Global Optimism, è un impegno per le aziende a lavorare insieme su azioni ambiziose per raggiungere zero emissioni nette di CO2 dalle proprie attività entro il 2040, 10 anni in anticipo rispetto a quanto stabilito dall’Accordo di Parigi. Ad oggi, 112 aziende di tutto il mondo vi hanno aderito. Per raggiungere questo importante obiettivo, sono necessari cambiamenti e innovazioni in tutte le nostre attività, nei nostri processi logistici, dal packaging alla consegna, collaborando con tutta la filiera, dai produttori ai partner di vendita.

Un tema che mi sta particolarmente a cuore riguarda l’economia circolare. Amazon sta lavorando per ridurre al minimo i rifiuti, favorire il riciclo, fornire opzioni ai nostri clienti per riutilizzare, riparare e riciclare i loro prodotti, come le vetrine Amazon Warehouse o Amazon Renewed, così come fornire ai nostri partner di vendita opportunità per dare nuova vita ai prodotti resi, invenduti o in eccesso.

Abbiamo recentemente presentato due nuovi programmi, “Liquidazione” e “Valutazione e Rivendita” di Logistica di Amazon, che vanno proprio in questa direzione e sono studiati per rendere più semplice per le piccole e medie imprese la rivendita degli articoli restituiti dai clienti o delle scorte in eccesso, dando così una seconda vita a sempre più prodotti. Questi programmi sono parte del duplice impegno di Amazon sia verso i partner di vendita che verso la sostenibilità, in quanto, da un lato, forniscono un modo alternativo per i partner di vendita di trarre comunque valore dalla vendita su Amazon e, dall’altro, danno una seconda vita a più prodotti: prevediamo infatti che saranno oltre 300 milioni all’anno i prodotti che avranno nuova vita.

Nel dettaglio, il programma “Liquidazione di Logistica di Amazon” offre ai nostri partner di vendita l’opportunità di usufruire del canale e della tecnologia di liquidazione all’ingrosso di Amazon per riuscire ad avere comunque un ritorno dai prodotti resi e in eccesso; il programma “Valutazione e rivendita di Logistica di Amazon”, invece, dà ai partner di vendita la possibilità di scegliere di vendere come “usati” gli articoli restituiti su Amazon, indirizzando automaticamente a questo nuovo programma un articolo restituito.

Infine, sono molto orgoglioso di condividere che anche in Italia stiamo iniziando a sviluppare il programma Donazioni di Logistica di Amazon, introdotto in prima battuta negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Francia. Siamo ancora in fase di sviluppo e i primi prodotti di partner di vendita sono stati donati a LILT – Lega Italiana Lotta ai Tumori Milano Monza Brianza, per un valore totale di oltre 100,000 euro, a sostegno del progetto Child Care con cui l’associazione supporta piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie. Questo programma rappresenta un altro modo semplice e automatico per i partner di vendita di donare il loro inventario restituito o in eccesso.

Questi programmi sono esempi di come stiamo sfruttando la nostra dimensione con investimenti per costruire un’economia circolare, massimizzare il riutilizzo e ridurre il nostro impatto sul pianeta per raggiungere l’obiettivo di ridurre a zero il numero di prodotti che dobbiamo smaltire.

Sono chiaramente sfide importanti, e, come ci piace dire, è sempre Day 1 e per questo continueremo ad innovare e collaborare con tutta la filiera: è col contributo di ognuno che possiamo costruire un futuro più sostenibile per tutti.

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