Amazon AppFlow

Amazon Web Services (Aws) ha lanciato Amazon AppFlow, un servizio completamente gestito che offre alle aziende un modo semplice e sicuro per creare e automatizzare flussi di dati bidirezionali tra le applicazioni Aws e SaaS senza dover scrivere codice di integrazione custom.

Amazon AppFlow funziona anche con Aws PrivateLink per instradare i flussi di dati attraverso la rete Aws anziché tramite la Internet pubblica, per fornire una privacy e una sicurezza dei dati ancora più forti.

Non ci sono costi o commissioni iniziali per utilizzare Amazon AppFlow, spiega Aws, e le aziende clienti pagano solo per il numero di flussi che eseguono e per il volume di dati elaborati.

Milioni di aziende, sottolinea Amazon, eseguono applicazioni, data lake, analytics su larga scala, machine learning e carichi di lavoro IoT su Aws. Questi clienti spesso dispongono anche di dati archiviati in decine di applicazioni SaaS, con conseguenti silos disconnessi dai dati archiviati in Aws. Le organizzazioni desiderano invece essere in grado di combinare i propri dati da tutte queste fonti, ma ciò richiede di trascorrere giorni a scrivere codice per creare connettori e trasformazioni di dati personalizzati per convertire diversi tipi e formati di dati tra applicazioni SaaS differenti.

Amazon AppFlow

Amazon AppFlow nasce per risolvere questi problemi e consente ai clienti con diverse competenze tecniche, inclusi amministratori Crm e specialisti BI, di configurare facilmente data flow privati ​​e bidirezionali tra i servizi Aws e le applicazioni SaaS, senza dover scrivere codice o eseguire la trasformazione dei dati.

I clienti della piattaforma possono iniziare a utilizzare la semplice interfaccia di Amazon AppFlow, per creare ed eseguire flussi di dati tra le fonti, in pochi minuti e Amazon AppFlow orchestra in modo sicuro ed esegue il data transfer.

Con pochi clic nella console di Amazon AppFlow, promette Aws, gli utenti possono configurare più tipi di trigger per i loro flussi di dati, tra cui trasferimenti on-demand una tantum, sincronizzazioni di dati di routine programmate in orari prestabiliti o trasferimenti guidati da eventi all’avvio di un campagna (ad esempio: conversione di un lead, chiusura di un’opportunità o apertura di un caso).

Tra i casi d’uso d’esempio, i clienti possono eseguire il backup di milioni di contatti e casi di supporto da Salesforce ad Amazon Simple Storage Service (Amazon S3), aggiungere opportunità di vendita da Salesforce alle previsioni in Amazon Redshift e trasferire i lead di marketing da Amazon S3 a Salesforce dopo aver utilizzato Amazon SageMaker per aggiungere lead score. Le aziende possono anche estrarre registri e dati metrici da strumenti di monitoraggio come Datadog o Dynatrace per analisi approfondite in Amazon Redshift o inviare dati di customer engagement da Slack, Marketo, Zendesk, Amplitude o Singular ad Amazon S3 per la sentiment analysis.

È possibile trasformare ed elaborare i dati combinando i campi (per calcolare nuovi valori), filtrando i record (per ridurre il rumore), mascherando i dati sensibili (per garantire la privacy) e convalidando i valori dei campi (per ripulire i dati).

Amazon AppFlow codifica automaticamente i dati inattivi e in movimento utilizzando Aws o chiavi di crittografia gestite dal cliente e consente agli utenti di limitare il flusso di dati sulla Internet pubblica per le applicazioni integrate con Aws PrivateLink, riducendo l’esposizione alle minacce alla sicurezza.

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