Al via il test per il gaming online con la Xbox

Microsoft sta avviando la verifica definitiva del servizio la cui apertura al grande pubblico è prevista per metà novembre. Nel contempo sta iniziando ad adottare una serie di correttivi per ridurre al massimo il costo produttivo della console

22 agosto 2002 Periodo piuttosto impegnato per la Xbox: Microsoft
sta infatti da un lato avviando la fase di beta testing del tanto atteso
servizio di gaming online e dall’altra sta per adottare un nuovo chip video che
consentirà di contenere maggiormente il costo la console.


Sono circa 100.000 i volontari che hanno deciso di aiutare la società di
Redmond nel valutare l’affidabilità e le caratteristiche del nuovo servizio.
Microsoft ne ha scelti 10.000 e nelle loro mani sta per mettere il destino di
quel tassello strategico per l’affermazione definitiva della Xbox che è appunto
il gioco online. L’apertura al grande pubblico è prevista per la metà del
prossimo novembre, ossia in corrispondenza del primo anniversario della console.
Per potervi accedere, l’utente che dispone di un collegamento veloce dovrà
acquistare, a un costo equivalente a 45,95 dollari, uno Starter Kit il quale
contiene l’abbonamento per un anno al servizio e una cuffia/microfono che
permette di dialogare con gli altri giocatori. Per il momento del lancio del
servizio è prevista la disponibilità di sette videogame dotati della possibilità
di giocare online e altri 10 dovrebbero arrivare per Natale.


Il successo del gaming online potrebbe fare da sprone per far sì che le
vendite della Xbox decollino e raggiungano i numeri che Bill Gates e soci
auspicano dallo scorso anno. D’altra parte Microsoft non sta inerme a guardare
le proprie case che si vuotano di 150 dollari ogni console venduta. Così ha
commissionato alla californiana Focus Enhancements la realizzazione di un nuovo
e più economico chip per la conversione digitale/analogico del segnale da
inviare al televisore. L’obiettivo è di ridurre il costo della Xbox cercando di
non intaccarne le caratteristiche. E questo, dicono i responsabili di Microsoft,
è il primo di una serie di piccoli interventi volti proprio a contenere al
massimo la spesa per la realizzazione della console.

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