Con lo storage NetApp al centro delle operazioni It, il brand di bellezza statunitense ha trasformato 3,6 Pb di dati da “peso” a “risorsa per il business”.
Per una realtà come Revlon, che produce e distribuisce milioni di prodotti di bellezza all’anno in oltre un centinaio di Paesi nel mondo, la mole di dati generati e la complessità nel business che ne deriva sono all’ordine del giorno.
Interessata ad affrontarne la portata con la giusta infrastruttura It, già nel 2006, l’azienda ha scelto di approntare una private cloud affrontando con le soluzioni NetApp implementate non solo oltre 500 applicazioni che girano in un ambiente virtualizzato, ma anche la sfida dei big data.
Così facendo, per il team cui è a capo David Giambruno (nella foto), nella qualifica di senior vice president e Cio di Revlon, 3,6 Pb di dati sono passati “dall’essere un peso a una risorsa per il business”.
Ma non solo.
Poter far leva su NetApp “come unica tecnologia di base per lo storage e la gestione dei dati” ha innalzato l’It di Revlon a “un nuovo livello di agilità, con impatti positivi su tutto il business”.
Allo stato attuale, infatti, il 97% della potenza di calcolo dell’azienda si trova nel cloud interno costruito da NetApp e utile a trasformare i dati in informazioni al fine di “supportare il business e offrire in tutto il mondo prodotti innovativi e di alta qualità”.
Oltre a beneficiare di un uptime pari al 99.9999% delle operazioni It senza interruzioni, all’interno dei datacenter Revlon le tecnologie NetApp hanno permesso di ridurre del 72% i costi energetici, ma anche di dimezzare lo spazio fisico occupato e di evitare investimenti per 70 milioni di dollari.
Tradotto in ulteriori cifre, a partire dal 2007 l’It della società ha aumentato il ritmo di realizzazione dei progetti del 425%, ridotto i tempi di consegna degli stessi del 70% e completato il 99,6% dei progetti rispettando tempi e budget.
In tutto questo, il far ripartire o lo spostare processi di business all’interno dell’ambiente cloud per assicurare business continuity all’azienda ha permesso al team It guidato da Giambruno di implementare un global master data system utile a semplificare le operazioni e a fornire informazioni utili a qualsiasi business unit sulla piattaforma di Mobile Business Intelligence, indipendentemente dal dispositivo o dal luogo di accesso alle informazioni.
Pesanti investimenti in nuovo hardware sono stati, inoltre, evitati grazie a NetApp Flash Accel che, attualmente in fase di test, ha portato all’implementazione di una nuova piattaforma Erp globale nel cloud interno.
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