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Adobe Premiere Pro e After Effects: arriva la collaborazione online

Adobe ha annunciato la disponibilità delle nuove versioni delle sue applicazioni professionali per il video: Premiere Pro e After Effects.

La distribuzione avverrà con un rilascio graduale nei prossimi giorni tramite l’applicazione desktop Creative Cloud.

Premiere Pro ora include funzionalità di review & approval grazie all’integrazione di Frame.io per Creative Cloud.

Inoltre, presenta flussi di lavoro di importazione ed esportazione riprogettati, Auto Color alimentato dall’intelligenza artificiale di Adobe Sensei e altri miglioramenti.

Adobe aveva annunciato lo scorso anno l’acquisizione della piattaforma di collaborazione video basata su cloud Frame.io.

I clienti di Premiere Pro hanno ora a disposizione l’accesso esclusivo a Frame.io per Creative Cloud come parte della loro abbonamento.

Frame.io per Creative Cloud

Frame.io porta in Premiere Pro potenti strumenti di collaborazione basati sul cloud, con cui team e freelance possono condividere il lavoro in corso e ricevere feedback.

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Oltre che in Premiere Pro, Frame.io è integrato anche in After Effects, con l’ultimo aggiornamento.

Il workflow professionale e facile da usare di Frame.io permette di condividere un link al video o alla composizione con il proprio team, cliente o qualsiasi altro reviewer che faccia parte del flusso di lavoro e approvazione.

I reviewer possono commentare e disegnare sul video e l’utente potrà vedere il loro feedback con la data e l’ora, direttamente nella timeline. Con questo, non ci si dovrà più affidare a confusi thread di email o fogli di calcolo per raccogliere il feedback.

Una volta finito il lavoro, i reviewer possono approvare direttamente usando il link web o la app Frame.io. Questo workflow aiuta a finalizzare in modo più veloce e fluido il progetto.

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Frame.io per Creative Cloud aiuta anche a organizzare le risorse in un unico posto.

Con 100 GB di storage dedicato di Frame.io, l’utente può caricare i media e altri file da Premiere Pro e After Effects direttamente sul cloud, per un massimo di cinque progetti attivi da condividere con un altro membro del team a scelta, senza dover utilizzare un servizio separato.

Inoltre, l’utente ha anche accesso a Frame.io Camera to Cloud, che prende i file direttamente dalla videocamera e li mette nel cloud non appena si interrompe la registrazione. Non c’è più bisogno nemmeno di trasferire i file manualmente.

Il filmato è disponibile quasi istantaneamente, così il team può iniziare a lavorare mentre si sta ancora girando.

Le altre novità di Premiere Pro

La nuova modalità di importazione introduce un’esperienza più visiva e intuitiva, che rende più facile per i nuovi utenti fare i primi passi, e aiuta gli utenti esperti a lavorare più velocemente.

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Non ci sono più finestre vuote quando si parte con un nuovo progetto: invece di trovarsi di fronte alle impostazioni, all’utente vengono presentati i media. Le risorse selezionate sono raccolte in un pannello nella parte inferiore della finestra di importazione, ed è più facile e veloce portare i media sulla timeline.

Gli editor che preferiscono costruire la loro sequenza dal pannello Project, possono importare i media come asset individuali. Per accelerare il processo, gli utenti possono impostare come preferite le posizioni usate di frequente come sorgente, passare il mouse sulle miniature per rivedere le clip e copiare gli asset dalle card della videocamera con la verifica Checksum MD5.

La nuova header bar rende la navigazione in Premiere Pro più veloce e facile. Gli utenti possono cliccare sui tab Import, Edit ed Export per accedere a diverse aree dell’applicazione. I workspace di editing sono disponibili tramite un menu a discesa personalizzabile sul lato destro.

Quick Export ora include un nuovo Preset Manager, che permette agli utenti di salvare e accedere a impostazioni di output preferite per qualsiasi formato di esportazione disponibile.

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Ora è inoltre più facile e intuitivo esportare video da Premiere Pro e pubblicarli su piattaforme social come YouTube, Twitter e Facebook. L’utente sceglie le destinazioni di esportazione e Premiere Pro presenta impostazioni consigliate per ciascuna di esse.

Gli utenti esperti possono modificare qualsiasi impostazione di output e salvare preset di esportazione personalizzati.

Oltre a questo, Premiere Pro può caricare i video direttamente su siti FTP e piattaforme social, con l’opzione di pubblicare privatamente per la revisione prima di andare live.

Intelligenza artificiale e Adobe Stock

La funzione Auto Color utilizza il machine learning di Adobe Sensei per aiutare gli utenti a velocizzare il primo passaggio di color correction.

Auto Color applica regolazioni intelligenti ai clip video, aiutando i nuovi utenti a familiarizzare con gli strumenti per il colore, e gli utenti esperti a lavorare in maniera più rapida, prima di passare alle correzioni di perfezionamento, come i toni della pelle o i cieli.

Le regolazioni di Auto Color si riflettono nei riorganizzati controlli del pannello Lumetri: gli utenti possono facilmente fare fine-tuning dei singoli parametri o dei risultati complessivi, con il nuovo slider lntensity.

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Adobe Sensei utilizza la potenza dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per accelerare il workflow senza sacrificare il controllo creativo sui risultati.

Insieme a Auto Color, le funzioni di Adobe Sensei in Premiere Pro includono Remix, Auto Reframe, Auto Ducking e i sottotitoli in Speech to Text.

Adobe Stock aiuta i creatori di contenuti a concentrarsi sulla creatività con un facile accesso a grafiche, filmati e audio per arricchire i loro video.

Adobe Stock fornisce ora migliaia di nuove risorse gratuite disponibili in Premiere Pro, tra cui video HD di alta qualità, Motion Graphics dal design professionale, template e altro ancora.

Per i professionisti che hanno esigenze più avanzate, Adobe ha introdotto un nuovo abbonamento multi-asset per Stock.

Adobe After Effects nativo su Apple Silicon

Oltre all’integrazione di Frame.io, la novità principale per After Effects (almeno per gli utenti Mac) è che ora l’applicazione presenta il supporto nativo per Apple Silicon.

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After Effects – afferma Adobe – è ora due volte più veloce sui computer con chip Apple M1 e fino a tre volte più veloce sui sistemi M1 Ultra, rispetto ai Mac della generazione precedente.

Le funzioni basate sul machine learning di Adobe Sensei, come Roto Brush 2 e il nuovo Scene Edit Detection, sono anch’esse più veloci. E anche il playback è più fluido: per esempio – sottolinea Adobe –, la decodifica EXR è due volte più veloce e la decodifica ProRes è fino a 4 volte più veloce sui nuovi sistemi M1 Ultra, rispetto ai precedenti modelli di fascia alta.

Un rendering più veloce migliora il processo creativo: rende più facile per i motion designer esplorare idee e iterare più rapidamente le loro composizioni.

L’anno scorso Adobe ha migliorato le prestazioni di After Effects con il Multi-Frame Rendering, con incrementi di velocità fino a 4x sullo stesso hardware. Il supporto nativo per i sistemi Apple M1 si aggiunge a questi miglioramenti rendendo After Effects ancora più veloce.

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Tra le altre novità, Scene Edit Detection utilizza il machine learning di Adobe Sensei per identificare i cut point nelle sequenze renderizzate, aiutando i motion designer a lavorare in modo più efficiente con i contenuti modificati.

Gli utenti possono aggiungere marker a questi edit o dividerli in livelli per una configurazione più rapida del progetto.

Oltre a Scene Edit Detection, le funzioni di Adobe Sensei in After Effects includono Content Aware Fili e Rota Brush 2.

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Infine, Adobe ha introdotto miglioramenti per lavorare in modo più semplice e rapido con il 3D in After Effects.

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