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Quattro novità – più una – da Google I/O

Il keynote inaugurale di Google I/O, l’evento annuale dedicato alla community dei suoi sviluppatori, apertosi a Mountain View, è anche “la prima volta” di Sundar Pichai, diventato Ceo della società lo scorso mese di ottobre.
Settemila gli sviluppatori presenti e un bouquet di novità che non solo disegnano il futuro verso il quale Google, o Alphabet che dir si voglia si sta indirizzando, ma rappresentano anche una risposta alle sfide dei big contenders, da Amazon a Apple, passando per Huawei e Samsung.
Ecco di seguito le quattro novità più significative della prima giornata di Google I/O. La quinta, Android N, è oggetto di un articolo a parte.

Un assistente vocale

assistente googleLa prima novità di Google I/O – e di fatto quella cui si correlano una serie di annunci successivi – è rappresentata da Google Assistant. Nessun dubbio: siamo nell’ambito degli assistenti vocali. Assistant è in grado di trovare informazioni, riprodurre contenuti multimediali, svolgere una serie di attività come la prenotazione di un tavolo al ristorante, attraverso una serie di domande e risposte tra l’utente e il software.
google homeGoogle Assistant viene presentato dallo stesso Pichai come diretto concorrente di Alexa, l’assistente vocale di Amazon, soprattutto perché, integrato in Google Home, una appliance la cui uscita è prevista per la fine dell’anno, diventerà uno strumento di domotica, in grado di gestire anche l’accensione delle luci o la regolazione del riscaldamento.
L’aspetto più significativo è che Google Assistant è in grado di connettersi a una serie di servizi di terze parti, inclusi Spotify, Uber, Whatsapp, anche se di nuovo è la stessa Google a riconoscere che Alexa offra al momento un numero superiore di connessioni.

Una nuova chat 

allo googleIl nuovo Assistant gioca un ruolo importante anche nello sviluppo della nuova App Allo, simile a WhatsApp, dal momento che è connessa non solo all’account Google dell’utente, ma anche al suo numero telefonico.
L’Assistant sarà in grado di effettuare ricerche vocali e di riconoscere le immagini, grazie a un algoritmo specifico analogo a quello del motore di ricerca, mentre la chat consentirà sia le conversazioni anonime, cancellabili alla fine della conversazione, sia le videochiamate, in combinazione con la App Duo. La disponibilità di entrambe è prevista nel corso dell’estate, anche per iOS.

La realtà virtuale

Non poteva mancare un riferimento specifico alla realtà virtuale. In questo caso la novità è strettamente correlata alla nuova versione del sistema operativo Android, di cui parliamo in un altro articolo.
La novità si chiama Daydream ed è una piattaforma per la realtà virtuale che, promette Google, dovrebbe superare i limiti di Samsung Gear.
La accompagna un App Store dedicato e, soprattutto, un set di specifiche cui dovranno adeguarsi i produttori di dispositivi al fine di garantire una latenza inferiore ai 20 millesecondi tra il movimento del corpo e la risposta sullo schermo.
Tra le specifiche, anche quelle relative al design dei visori, con l’obiettivo di integrarvi un numero sempre maggiore di dispositivi, e a quello del controller, dispositivo che si tiene in mano, provvisto di trackpad e due bottoni.
Importante: Google non intende produrre né visori né controller. Il suo obiettivo è convincere i produttori a schierarsi al suo fianco.
Il rilascio, in questo caso, è previsto per l’autunno.

Aggiornamento per Android Wear

android wearAndroid Wear, il sistema operativo per dispositivi indossabili, è stato aggiornato, così da supportare anche App standalone. Questo significa che il software non necessita collegamenti via smartphone, ma funziona sia su rete WiFi, sia su connessioni 3G o 4G. L’intenzione è quella di velocizzare l’esecuzione delle App. Ulteriori novità riguardano le possibilità di risposta, che includono ora anche la possibilità di disegnare lettere sullo schermo del dispositivo, così che vegano tradotte in messaggi testuali, oppure utilizzare una piccola tastiera.

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