Medie imprese attratte dall’It anche nel 2009

Attenzione a gestione informazioni, social media e cloud computing.

Ibm ha effettuato uno studio sull’orientamento delle aziende di medie dimensioni (da 100 a 999 dipendenti) da cui emerge che in generale non hanno rinunciato a realizzare i progetti e le iniziative strategiche in area It.

Lo studio “Inside the Midmarket: A 2009 Perspective”, che deriva da un sondaggio condotto tra aprile e maggio 2009 da Opinion Research per conto di Ibm su 1879 aziende di 17 Paesi, fra cui l’Italia, ha identificato cinque tendenze chiave.

L’area prioritaria di investimento It, secondo il 75% degli intervistati, è la gestione delle informazioni, che permette di trasformare grandi quantità di dati in preziose informazioni di business.

Tra le sfide più urgenti ci sono l’aumento dell’efficienza e della produttività (80%), il miglioramento del servizio clienti (74%) e l’uso più efficace delle informazioni (72%).

Le imprese sentite nel 53% dei casi hanno aumentato i loro budget o cambiato le priorità relative alle attività informatiche, il 37% ha invece riportato un calo degli investimenti, mentre il 14% li ha lasciati inalterati.

La maggioranza delle aziende interpellate sta provvedendo a realizzare i propri progetti It di base, quali l’affidabilità delle infrastrutture (75%), il disaster recovery (72%), la gestione delle informazioni (71%) e la sicurezza (68%).

Il sondaggio ha messo in luce l’interesse crescente per il cloud computing, il green It, i social media, tutte aree che non figuravano neanche in un’analoga indagine Ibm condotta nel 2007 e che oggi sono indicate decisive per migliorare le prestazioni aziendali generali.

Secondo il sondaggio il 79% degli interpellati ha dichiarato di voler attuare o ha già attuato soluzioni di green It, il 71% è attivo su progetti di social media Web 2.0 e il 69% sul cloud computing.

La maggioranza delle aziende vede il provider di servizi It come un consulente tecnologico e informatico o come un consulente di business, mentre il 25% considera il rapporto come meramente commerciale.

Lo studio ha anche analizzato la percezione delle imprese per quanto riguarda l’impatto dei programmi di stimolo economico ed è risultato che circa un’azienda su due si attende benefici.

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