Ellison lancia la Public Cloud di Oracle

Un finale a sorpresa per l’edizione 2011 di Oracle OpenWorld. Nel keynote conclusivo il Ceo lancia Public Cloud e Social Network.

San Francisco – È un vero e proprio finale col botto, quello Larry Ellison ha offerto nel keynote conclusivo dell’edizione 2011 di Oracle OpenWorld.
Un finale anticipato nei temi – era chiaro che si sarebbe parlato di cloud – ma inatteso nei toni e nei contenuti.

In poco più di 45 minuti di discorso, Ellison è sembrato volersi togliere almeno un paio di soddisfazioni: rispondere a chi, soprattutto sui social network, si era lamentato della presentazione eccessivamente tecnica del keynote inaugurale, e chiudere con la classica ultima parola la querelle innescata nelle ultime ore con Marc Benioff, Ceo di Salesforce.com.
Una querelle nata per motivi apparentemente poco rilevanti (un cambio di slot per la presentazione di Benioff), che tuttavia ha subito rivelato i nervi scoperti tra le due imprese.

Così, accusato da Benioff di rimanere troppo ancorato a una visione mainframe-centrica dell’It e di trascurare la nuova wave del cloud, un Larry Ellison brillante, divertente e divertito come non mai è salito sul palco del Moscone Center di San Francisco per parlare delle Fusion Applications.

Ha parlato di un percorso lungo sei anni, necessario a riscrivere ex novo oltre 100 applicazioni, delle quali viene finalmente annunciata la general availability in tutto il mondo.
“Le Oracle Fusion sono disponibili sia on premise sia in the cloud e anche per piattaforme mobile – ha dichiarato – . Sono state riscritte per funzionare nella cloud basandosi su standard industriali. Laddove altri utilizzano standard proprietari, noi ci siamo concentrati su Java, su un middleware standard, su una architettura service oriented per facilitare l’integrazione, sulla sicurezza. On premise e in the cloud”.

Ed ecco il colpo di scena.
“I guess I need a cloud”, credo mi serva una cloud.

La cloud, oggi, Oracle ce l’ha.
Si chiama Oracle Public Cloud e si propone come cloud pubblica per il mondo business.

È di fatto una suite che offre Platform as a Service e Application as a Service in modalità self service, con abbonamento mensile, scalabile, affidabile e sicura.
Otto sono i servizi chiave di Oracle Public Cloud, per i quali l’azienda offre hosting, management, aggiornamenti e supporto: a livello di piattaforma Database, Java, Dati e Sicurezza, mentre dal punto di vista delle applicazioni vi rientrano Fusion Crm, Hcm, Talent e Financial.

Nel corso della sua presentazione, Ellison ha preso di mira proprio Salesforce.com, accusata di non supportare adeguatamente gli standard.
“Nella Oracle Public Cloud si parla di Java, di Bipel, di SQL, XML, Soa, Groovy, di Web Services. Salesforce propone piattaforme e applicazioni cloud proprietarie”, ha dichiarato, per poi proseguire, “La sicurezza è integrata nel middleware, nel database, nel sistema operativo, non nelle appplicazioni. Niente multitenancy: è una idea che andava bene dieci anni fa. Oggi la virtualizzazione fa parte del processo di sicurezza”.

E per rafforzare il confronto, Ellison ha suggerito ai presenti in sala le domande da porre, prima di scegliere una cloud.

Posso spostarmi su un’altra cloud?
Dalla Public Cloud di Oracle, sostiene Ellison, è possibile trasferirsi ad esempio verso Amazon e viceversa, in quella di Salesforce si può restare solo su Salesforce.
I miei dati sono sicuri in un database separato?
Posso avere capacità addizionale in modo automatico?

È evidente che la risposta di Oracle è positiva in entrambi i casi.

Ma non ha ancora giocato tutti i suoi atout Ellison, che si prepara a calare l’ultima carta.

“Oggi i Social network rappresentano una innovazione importante. Ecco perché lanciamo Oracle Social Network”.
in questo caso la novità è rappresentata da un tool di collaboration sicuro, integrato nelle Fusion Application.
Del social network di Oracle, Ellison ha dato personalmente dimostrazione.
Segno che si stava davvero divertendo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome