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Con Near Share anche Windows 10 trasferisce i dati fra dispositivi

Microsoft ha lanciato un’altra anteprima di Windows 10, un evento regolare nel suo programma Insider, che presentava una serie di aggiunte al sistema operativo.

Una di queste, Near Share, è un semplice servizio wireless destinato al trasferimento di file tra i dispositivi. Il modo più semplice per comprendere Near Share è pensare all’AirDrop di Apple, il servizio di condivisione che ha debuttato su Mac, iPhone e iPad sei anni fa.

Anche se AirDrop è uno degli strumenti più sottoutilizzati di macOS e iOS, non c’è motivo per cui Near Share debba seguire il suo esempio su Windows 10. Come la soluzione di Apple, Near Share è un servizio di trasferimento file che funziona solo tra dispositivi vicini.

È progettato per trasferimenti inter-dispositivo occasionali dove semplicità e convenienza sono di primaria importanza. Invece che inviare una presentazione tramite e-mail da un dispositivo a un altro, ad esempio, o caricare su un servizio di archiviazione online o sulla rete, Near Share consente a un utente di zippare il file direttamente dal suo pc a quello del collega.

Come funziona Near Share?

Near Share si basa sia su Bluetooth e Wifi, o solo Bluetooth, per scovare i dispositivi vicini, creare una rete ad hoc peer-to-peer, quindi trasferire il file. Come AirDrop, Near Share di Windows 10 utilizza Bluetooth per trasmettere la presenza del dispositivo abilitato alla condivisione, rilevare altri dispositivi pronti e negoziare la connessione tra i due.

Per tutti i file tranne quelli più piccoli, che vengono trasmessi tramite Bluetooth, Near Share consente di spostare il file su un collegamento Wifi punto-punto. La connessione Wifi utilizza lo standard di settore Wifi Direct peer-to-peer.

Fino a che distanza Near Share trasferirà i file? Microsoft non lo dice, ma Bluetooth può arrivare in teoria a quasi un centinaio di metri anche se spesso il raggio d’azione effettivo è notevolmente inferiore. Apple, ad esempio, raccomanda di utilizzare AirDrop solo quando i dispositivi si trovano a meno di una decina di metri l’uno dall’altro.

Che cosa è necessario affinché Near Share funzioni?

Microsoft propone la trasmissione dei file nella Build 17035 del suo programma Windows 10 Insider, rilasciato l’8 novembre. I dispositivi dove trasferire i file devono essere in esecuzione e la funzione deve anche essere abilitata su entrambi attivando l’interruttore Near Share nella sezione Shared Experiences delle impostazioni. Anche Bluetooth e Wifi devono essere attivi in entrambi i dispositivi.

Non è necessaria però una connessione Wifi. Uno dei vantaggi di Near Share è che Wifi Direct, lo standard su cui fa affidamento per effettuare la maggior parte dei trasferimenti, fa proprio quello che il suo nome implica: crea un collegamento diretto da un pc all’altro, eludendo qualsiasi router Wifi, se ve ne è uno nelle vicinanze.

Quando Near Share sarà in tutti i Windows 10?

È probabile che ci vorranno ancora quattro o cinque mesi, ma poiché è disponibile nell’anteprima di Windows 10, solo le applicazioni Microsoft-made offrono trasferimenti ad hoc. Le app di terze parti, tuttavia, possono essere installate successivamente utilizzando un’Api esistente. E’ possibile che alcune potrebbero essere disponibili con l’aggiornamento dell’anno prossimo.

 

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