Xerity: la strada della convergenza

La società nata da una costola di Infracom propone soluzioni integrate di voce, dati e Internet.

Difficile classificarlo: di sicuro potrebbe essere identificato come un
distributore di prodotti di networking e relativa sicurezza (a portafoglio
marchi quali CheckPoint, MicroWorld Technology, Huawey Technology e Vircom).

Ma, visto le ambizioni di fornire servizi in materia, il suffisso di “valore
aggiunto” dovrebbe venire da sé.
Eppure non basta.
Tutta colpa di quei
“servizi” che questa volta fanno veramente la differenza.
Perché quello che
la start up Xerity vuole proporre al canale è un pacchetto di soluzioni che
contemplano anche la connettività con servizi di voce, dati e Internet.
E’
la genealogia di Xerity a supportare quest’ambizione: parente stretto di
Multilink (operatore di telecomunicazione regionale che dal Veneto si sta a poco
a poco allargando anche ad altri territori), la società che ha aperto da qualche
mese i battenti a Verona fa parte del Gruppo Infracom che in Italia vanta 6mila
chilometri di fibra ottica proprietaria.
Diciamo, quindi, che Xerity nasce
da una costola di un carrier per andare a lavorare con operatori di It che si
stanno rendendo conto della convergenza voce, dati su Ip.
Ma non saranno
solo questi i potenziali clienti di Xerity che di sicuro diventerà punto di
riferimento anche per gli installatori di centralini. Gli stessi che “si
stanno vedendo sfuggire
– racconta Andrea Polo, amministratore delegato di
Xerity – le installazioni di apparati i trasporto voce su Ip”.
E
così la distribuzione si converte.
Anzi, tenta di convertire due mondi.

Una sfida aperta.

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