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Workday, la tecnologia per innovare le HR e battere la pandemia

Lo studio dell’istituto di ricerca internazionale Yonder su 17000 lavoratori europei, commissionato da Workday con l’obiettivo di individuare le principali emergenze create inevitabilmente dalle dinamiche della pandemia sui luoghi di lavoro, evidenzia alcuni dati dai quali emerge in particolare la mancanza di motivazione nei giovani under 35.

Dalla ricerca emerge che 2 lavoratori su 3 hanno avuto difficoltà nel trovare il corretto engagement lavorando da remoto. Il 47% dei più giovani poi ha lamentato carenze di risposte da parte delle proprie organizzazioni con il rischio di lasciare presto l’azienda in cerca di una nuova posizione. Tra le mancanze sottolineate vi sono le opportunità di reskilling e upskilling, la richiesta di formazione e il compenso ritenuto inadeguato.

Un altro aspetto risultato dalla ricerca è relativo alla leadership in azienda che è stata in grado di gestire al meglio ogni criticità e ha dimostrato vicinanza al proprio team di lavoro, ma non di avere e di comunicare una visione strategica aziendale a lungo termine.

Per riallineare i propri valori, cogliere il sentiment dei propri dipendenti e fronteggiare l’acceleration gap, oggi più che mai le aziende devo avvalersi di soluzioni tecnologiche datadriven fortemente innovative e liberarsi dai vincoli del modello ERP del passato.

Secondo Federico Francini, Country Manager Workday Italia, alcune criticità relative alla forza lavoro che erano già conclamate si sono amplificate con la pandemia, facendo emergere un’urgenza e una priorità maggiore da parte delle risorse umane.
Le organizzazioni devono formare una nuova leadership, più evoluta, in grado di abbracciare il sentiment dei propri dipendenti senza mettere in secondo piano gli obiettivi e le strategie a lungo termine. In Workday abbiamo una soluzione che è in grado di introdurre un approccio data driven inclusivo con una serie di strumenti, di engament, di coinvolgimento, di reskilling, di competence assessment con un approccio rivoluzionario rispetto a quanto è stato offerto dal mercato fino ad oggi.
L’applicazione Workday è sicuramente più coinvolgente, maggiormente basata sui dati e molto più self service, cosa che ne semplifica l’esperienza per tutta la forza lavoro.
Francini ha concluso affermando che occorre recuperare ciò che Workday definisce “acceleration gap” e puntare a modalità innovative di gestione della leadership e delle persone. L’utilizzo massiccio del Machine Learning e la creazione di piattaforme in cloud è per la società la soluzione inclusiva che può consentire alle aziende di allinearsi al sentiment dei propri collaboratori.

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