WinMx riprende vita

La modifica del file HOSTS di Windows permette di riutilizzare il software servendosi di altri server

Da alcuni giorni – come già riportato nella nostra news di giovedi scorso
– WinMX, popolare network per la condivisione dei file, risulta inutilizzabile.
Il software, una volta avviato non riesce infatti più a connettersi alla
rete.

La scorsa settimana la RIAA aveva spedito sette comunicazioni
ai principali produttori di software peer-to-peer (fra cui LimeWire, BearShare,
WinMX), diffidandoli dal condividere materiale protetto da copyright. Il mancato
funzionamento di WinMX e la chiusura del sito ufficiale winmx.com sarebbero
la diretta conseguenza delle azioni legali della RIAA.

Ma qualcosa si sta già muovendo: il dominio winmx.com, ad esempio, non
è più ora registrato a FrontCode, software house
proprietaria di WinMX ma a "WinMX Technologies" con sede a Vanatu,
piccola isola dell’Oceano Pacifico.

A pochi giorni dallo "stop" forzato di WinMX ecco poi comparire
le prime soluzioni per "resuscitare" il programma. La cura temporanea
per riportare WinMX all’antico splendore consiste nel far uso di un file
HOSTS di Windows
opportunamente modificato.

Il file HOSTS permette di associare un particolare URL mnemonico (es. www.google.it)
od un qualsiasi indirizzo ad uno specifico indirizzo IP: ciò
ricorda da vicino il funzionamento del server DNS del provider Internet.

Ogni volta che si digita un indirizzo nella barra degli URL
del browser, il sistema verifica – prima di tutto – se vi sia un’associazione
corrispondente all’interno del file HOSTS. Solo quando questa non viene trovata
si passa all’interrogazione del server DNS del provider.

Il file HOSTS può essere memorizzato in locazioni differenti a seconda
della specifica versione di Windows che si sta utilizzando. In Windows NT/2000/XP/2003
è in genere salvato nella cartella \SYSTEM32\DRIVERS\ETC
mentre in Windows 9x/ME nella cartella d’installazione di Windows.

Nel caso di WinMX, la soluzione consiste nel reindirizzare automaticamente
le richieste del programma effettuate su server non più operativi verso
quelli funzionanti.

Tra i siti italiani, P2PZone.net e WinMxItalia si sono fatti forieri dei file
HOSTS che permettono, agli interessati, di tornare ad utilizzare il celeberrimo
software peer-to-peer: è sufficiente copiare il contenuto dei file proposti
all’interno del file HOSTS presente sul proprio sistema.

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