Wi-Fi: promessa o minaccia?

Le reti Wi-Fi stanno spopolando. Sono veloci, economiche e soprattutto ci sono. Per questo possono rappresentare un’alternativa non solo alle reti cablate, ma anche a Blutooth e Umts

La nuova rivoluzione nell’area delle comunicazioni si chiama Wi-Fi (wireless
fidelity), o, meno poeticamente ma più pragmaticamente 802.11. Si tratta, in
sostanza, delle wireless Lan, che stanno spopolando non solo negli Stati Uniti
ma poco alla volta anche in Europa, mettendo un po’ in predicato molti degli
investimenti già fatti in area 3G.
Molti gli atout delle reti Wi-Fi: sono
decisamente più economiche delle reti tradizionali, e raggiungono velocità di
tutto rispetto. Basti pensare che dieci anni fa arrivavano a mala pena ai 2 Mbit
al secondo, cosa che rendeva impensabile il trasferimento di grandi quantità di
dati, mentre oggi hanno toccato gli 11 Mbit/s.
E non è dunque un caso che le
implementazioni spuntino come funghi, in aeroporti, centri commerciali,
alberghi, librerie, università, ristoranti, ma soprattutto nelle aziende, che
stanno optando per Wi-Fi come alternativa alle tradizionali reti cablate.


Ma il punto cruciale è un altro. Partito quasi in sordina, con il supporto
iniziale di poche aziende, Wi-Fi sta mettendo in ombra tecnologie sulle quali si
è fatto molto più rumore. In primo luogo Bluetooth, che lavora sulla sua stessa
frequenza ma ha un raggio d’azione di pochi metri. In secondo luogo Umts. I
ritardi accumulati nell’ambito della telefonia 3G stanno portando molti utenti e
aziende a prendere in considerazione Wi-Fi per i collegamenti Internet mobile. E
la spinta è tale che, a questo punto, chi nella telefonia 3G ha già investito si
trova oggi a dover trovare un qualche rimedio. Che potrebbe essere quello di
sviluppare apparati ibridi, capaci di passare da una all’altra tipologia a
seconda della copertura.


Le premesse per Wi-Fi sembrano dunque essere buone, anche in considerazione
del fatto che a sostegno di questa tecnologia ora c’è anche un consorzio (Weca)
promosso da Intel e Microsoft e al quale hanno finora aderito un centinaio di
aziende.
Ben’inteso – tengono a sottolineare i due capofila – nessun
abbandono di Bluetooth, che resta centrale nelle loro strategie.
Sarà. Ma
Windows Xp supporta Wi-Fi in modo nativo, cosa che finora non è per Bluetooth.
Va detto però che i primi passi di Microsoft verso Bluetooth stanno iniziando
proprio adesso.

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