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Mastercard e Visa, wearable e IoT nel futuro dei pagamenti

La carta di credito scomparirà: questo è ciò che pensano Mastercard e Visa.

Non a caso entrambe le società fanno sempre più affidamento sui pagamenti in mobilità e sugli oggetti connessi. Gli importi dei loro investimenti in questi settori non sono noti, ma entrambi hanno moltiplicato gli annunci e le sperimentazioni negli ultimi mesi, soprattutto per quanto riguarda gli oggetti collegati.

L’obiettivo è che la carta di plastica sia duplicata in tutti gli oggetti, che si tratti di un telefono, di un orologio o di un bracciale.

Visa ha piazzato un colpo importante ai Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018. Spettatori e atleti potevano fare acquisti contactless. Ma Mastercard ha creato un’applicazione che consente ai consumatori di ordinare i loro acquisti direttamente da un frigorifero Samsung. E nel settore automobilistico, Visa ha collaborato con Bentley per consentire agli automobilisti di pagare per il gas o il parcheggio dei loro veicoli. Il pagamento integrato sarà operativo entro 18-24 mesi.

E altre partnership sono in arrivo visto che si parla di produttori di orologi e cinturini collegati Fitbit e Garmin, che rappresentavano l’87% del mercato alla fine del 2016.

La partnership Visa Ibm Watson

Mastercard e Visa cercano di lavorare anche con le società high tech. Visa ha scelto un partner importante: Ibm Watson IoT per le sue capacità di analisi. In questo modo la società potrà estrarre tutti i dati relativi alle transazioni che permetteranno di sviluppare programmi per l’Internet degli oggetti.

Mastercard per ora non ha stipulato accordi con grandi partner tecnologici ma ha annunciato la collaborazione con Digiseq, un fornitore di tecnologia contactless per i wearable e con la banca olandese Abn Amro. I 500 clienti che partecipano al test saranno dotati di un oggetto collegato (anello, orologio, bracciale, portachiavi) per effettuare acquisti senza contatto. Mastercard favorisce le partnership con le aziende che non sono interessate a effettuare pagamenti.

La tokenizzazione

Per facilitare gli accordi di partenariato, i due giganti si battono nel campo della Tokenizzazione.

Questo anglicismo è uno standard di sicurezza dei pagamenti. Invece di effettuare un pagamento con coordinate bancarie come il numero di carta e il crittogramma, la transazione viene effettuata con un token (una sequenza di numeri che non può essere interpretata). Così ognuno dei due giocatori ha creato la propria piattaforma di tokenizzazione pochi anni fa (originariamente per l’arrivo di Apple Pay).

Con lo sviluppo di oggetti connessi, Mastercard e Visa hanno accelerato i loro progetti. Mastercard ha aperto una piattaforma dedicata agli oggetti collegati a partire dal 2015. Visa ha fatto lo stesso all’inizio del 2016.

Anche se la tecnologia è pronta, ci sono ancora barriere. Per quanto riguarda Visa, la questione del prezzo deve essere risolta. Perché non è possibile addebitare una commissione di 10 centesimi per una transazione di 1 dollaro, dovrebbe essere una frazione di centesimo. Un’altra sfida è la democratizzazione di questi pagamenti. E’ necessario convincere i consumatori ad associare la loro carta all’auto che pagherà il pedaggio al parcheggio.

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