Valgono 5 miliardi i contenuti digitali in Italia

Il terzo rapporto di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici segnala il boom della pubblicità: +47,5% nel 2007

Il mercato dei contenuti digitali in Italia lo scorso anno è cresciuto del 21% e oggi vale più di 5 miliardi di euro. Di cosa si tratti e da quali dinamiche sia mosso ce lo spiega il terzo rapporto sul tema di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, realizzato in collaborazione con il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie e con il supporto scientifico di NetConsulting.
Il settore, che in sostanza comprende tutto quanto può fare business su Internet e sulle Tv digitali (digitale terrestre, satellite ma anche Web Tv), è costituito per l’80% dai contenuti a pagamento che valgono 4,137 miliardi di euro su un totale di 5,157 (i numeri sono riferiti al 2007), cifra che a sua volta rappresenta il 20% dei ricavi complessivi dei settori che costituiscono il Sic, il Sistema integrato delle comunicazioni.

Dominano i video
Contenuti a pagamento significa soprattutto contenuti video, che da soli valgono più di 2,5 miliardi (+16,9% rispetto al 2006), quasi la metà del valore del mercato nel suo complesso, seguiti per importanza dal segmento entertainment. La vendita di musica ha mostrato un andamento particolarmente positivo ma, in valore assoluto, genera ancora poco: 16,2 milioni di euro.

L’ascesa delle pubblicità
Il trend più significativo è quello messo in atto dalla pubblicità sulle reti digitali: in un anno, dal 2006 al 2007, la raccolta è cresciuta del 47,5%, arrivando a valere quasi 895 milioni di euro, ripartiti tra Tv satellitare e digitale terrestre (28,6%) da una parte e Web dall’altra.
Lo studio dice che nei prossimi anni l’aumento si manterrà ancora su questi livelli, con incrementi costanti che dovrebbero portare la raccolta pubblicitaria a superare nel 2009 la soglia di 1,5 miliardi di euro.
Le buone sorti dell’advertising sul Web sono confermate dai dati appena rilasciati da Nielsen Media Research, secondo cui gli investimenti pubblicitari su Internet nel periodo gennaio-luglio 2008 sono incrementati del 20,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in controtendenza con il calo della stampa (-3,4%) e anche con l’andamento lento della raccolta pubblicitaria sulla Tv (+1,5%).

Infrastrutture e qualità dei contenuti
L’ulteriore sviluppo cui è destinato il mercato dei contenuti digitali deve passare secondo Confindustria da un rinnovamento tecnologico delle infrastrutture (diffusione delle connessioni Internet a banda larga e passaggio completo alla televisione digitale terrestre). Occorre poi spingere la “maturità” tecnologica di imprese, cittadini e pubblica amministrazione, in quest’ultimo caso procedendo alla completa informatizzazione dei processi per consentire una effettiva erogazione online dei servizi.
La crescita quantitativa e qualitativa dei contenuti, da parte di imprese, Pa, editori e operatori in genere, si pone come prerequisito fondamentale, ma l’assioma “internet uguale gratis” potrebbe essere in parte confutato. Confindustria sottolinea a questo proposito che anche per Internet l’orientamento attuale va nella direzione di un’offerta definita “freemium”, in cui alla disponibilità di contenuti gratuiti, finanziati dalla pubblicità, si affiancheranno contenuti e servizi a valore aggiunto disponibili solo a pagamento.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome