Unix, Microsoft ottiene in licenza il codice di Sco

La Casa di Redmond è fra le prime a rispondere ai proclami di Sco e acquisisce i diritti della tecnologia dall’azienda, in cui ha una partecipazione, per disporre di un’ulteriore arma nella guerra a Linux

19 Maggio 2003 Nel tentativo di rallentare l’avanzata di Linux, Microsoft
ha comunicato di voler procedere all’acquisizione dei diritti relativi
alla tecnologia Unix di Sco (ex Caldera)
.
L’azienda di Bill Gates entrerà così in possesso del brevetto e del codice sorgente
Unix, al centro di una disputa legale da un miliardo di dollari
fra Sco e Ibm. Quest’ultima, che sta spingendo decisamente su Linux come alternativa
a Windows per le infrastrutture informatiche aziendali, è stata infatti citata
in giudizio da Sco con l’accusa di averne utilizzato illegalmente segreti commerciali
per implementare i propri prodotti Unix. Attualmente Microsoft detiene il monopolio
dei sistemi operativi, con una quota di mercato maggiore del 90 %. Linux, al cui
sviluppo hanno contribuito migliaia di operatori, rappresenta ormai il principale
concorrente della Casa di Redmond nel settore dei server corporate, soprattutto
in virtù della sua disponibilità gratuita.

I responsabili di Microsoft descrivono dunque l’ultima iniziativa come un passo
obbligato per rispettare la proprietà intellettuale
e il salutare scambio
di Ip della comunità It attraverso il canale delle licenze, assicurando l’interoperabilità
fra le soluzioni di casa e quelle Unix. Quest’ultima tecnologia fu messa a punto
più di trenta anni fa nei laboratori della AT&T; dopo vari passaggi, la proprietà
intellettuale del sistema -la cui operatività è facilmente assimilabile a quella
di Linux- fu acquisita dal gruppo Sco, che adesso reclama i propri diritti nei
confronti di chi utilizza e sviluppa prodotti basati sulla piattaforma del Pinguino.


Sebbene l’iniziativa di Microsoft rappresenti un’operazione di rilievo per entrambe le società, rimane dunque da chiedersi quale sarà il grado di soddisfazione di Sco. Molti analisti, infatti, ritengono che il caos creato dall’azienda relativamente ai diritti su Unix (e, quindi, Linux) sia una colossale strategia di marketing per farsi acquisire da un’altra società. Che sia la stessa Microsoft?

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