UMTS: la banda larga sul telefonino

Con i servizi cellulari di terza generazione Internet senza fili diventa mobile

Maggio 2004 Dove non sia presente una wireless LAN o un hot spot, è possibile utilizzare il telefonino per collegarsi senza fili a Internet.

E addirittura si può usare il telefonino stesso senza alcun cavo: molti dei nuovi cellulari, infatti, sono compatibili con la tecnologia Bluetooth, che permette di metterli in comunicazione con dispositivi esterni come computer, palmari, auricolari e viva-voce.

In questo modo è possibile connettersi a Internet con un notebook o un palmare collegati senza fili al cellulare.Il problema di questa soluzione, fino a oggi, è stato rappresentato dalle non eccezionali prestazioni di trasmissione dati dei telefonini, risolto solo in parte con la più moderna connessione GPRS (fino a 40 Kbps).

G3: video e multimedia sul cellulare
Per superare definitivamente questo limite si è dovuto attendere l’arrivo dei cosiddetti telefonini G3, cioè i terminali multimediali compatibili con la rete cellulare di terza generazione, che promettono già di portare la banda larga sul mercato mobile.

E in Italia sono arrivati da circa un anno grazie all’operatore 3 (www.tre.it), controllato dalla società Hutchison Whampoa Limited di Hong Kong che opera già sul mercato UMTS in Australia, Austria, Danimarca, Gran Bretagna, Hong Kong, Irlanda, Israele e Svezia.

L’offerta di 3 è focalizzata sui servizi di video-comunicazione, probabilmente perché sono i più appetibili per l’utente consumer, ma riserva aspetti interessanti anche per la connessione a Internet: Fast Mobile Modem 3 è il servizio che permette a tutti i clienti di 3, con abbonamento o carta prepagata, di utilizzare il proprio videofonino come modem UMTS per navigare con una connessione ad alta velocità (teoricamente fino a 384 Kbps) in tutte le zone coperte dalla rete di 3 a costi tutto sommato accessibili: per ogni sessione di navigazione vengono addebitati 60 centesimi di euro, mentre il traffico dati costa 0,4 centesimi a Kbyte.

Tale costo è persino inferiore a quello della trasmissione dati di Tim (www.tim.it) su tradizionale rete GPRS, che normalmente è di 0,6 centesimi di euro al Kbyte, salvo offerte speciali e promozioni: per esempio con Maxxi TIM Web Sempre si hanno 300 MByte di traffico GPRS al mese al costo di 20 euro, mentre con Maxxi TIM Web Time si pagano 20 euro per navigare gratuitamente dalle 18:00 alle 8:00 e nei week-end o festivi con un bonus di 20 MByte per navigare durante il giorno.

Con queste formule il costo del traffico dati GPRS diventa più vantaggioso, però le prestazioni rimangono inadeguate a chi necessita di un uso intenso della rete.

Traffico dati ad alta velocità
Per questa ragione anche Vodafone (www.190.it) si sta muovendo verso il mondo UMTS, ma a differenza di 3 si indirizza proprio alle aziende e ai professionisti unicamente con un servizio limitato al traffico dati. Dallo scorso dicembre, infatti, Vodafone ha coinvolto circa 200 aziende in una iniziativa di test dei servizi di terza generazione con la nuova Vodafone Mobile Connect Card.

Si tratta di una scheda dati per PC notebook che permette di accedere a Internet attraverso la nuova rete UMTS attualmente disponibile in 13 città: Milano, Torino, Genova, Bologna, Venezia, Padova, Roma, Firenze, Cagliari, Napoli, Palermo, Bari, Catania.

Proprio in questi mesi la copertura dovrebbe raggiungere un totale di 125 località (corrispondenti al 30% della popolazione), compresi tutti i capoluoghi di regione, i maggiori capoluoghi di provincia e luoghi di interesse turistico e commerciale.

L’offerta commerciale di Vodafone comprende una scheda PC Card UMTS/GPRS e un’apposita SIM dedicata esclusivamente al traffico dati.

Non sono previsti costi di attivazione ma solo un canone mensile di 45 euro (comprensivo di 30 euro di traffico) secondo due possibili opzioni: costo a volume o costo per sessioni temporali; nel primo caso si paga il traffico dati alla tariffa di 0,05 centesimi di euro al Kbyte, mentre nel secondo caso si paga la connessione a tempo al costo di un euro ogni 20 minuti (nei periodi di promozione il canone è di 35 euro al mese per i primi due mesi e il traffico è illimitato).

Niente a che fare con la navigazione UMTS, invece, per il servizio i-Mode dell’altro operatore nazionale di telefonia mobile, Wind (www.wind.it): si tratta, in realtà, di un servizio che permette di accedere a un portale che raccoglie una serie di canali con contenuti multimediali come giochi, loghi, suonerie, musica e news.

Attraverso il portale i-Mode, inoltre, è possibile inviare e ricevere e-mail, ma non navigare su Internet con un computer: i servizi, infatti, sono limitati ai canali resi disponibili dal proprio gestore e sono accessibili unicamente da un telefono abilitato all’i-Mode attraverso l’apposito menù di navigazione.

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