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Tutta la solidità Kingston Technology per uno storage affidabile: intervista a Cristian Riolo

Praticamente ovunque ci sia un dispositivo digitale, c’è bisogno anche di uno storage. Dal più grande data center al più piccolo sensore IoT, è ormai difficile trovare dispositivi passivi, in grado solo di generare informazioni senza gestirle. Un settore estremamente variegato, dove mettere in campo la giusta esperienza è utile per affrontare una sfida che si rinnova di continuo. «La richiesta in ambito storage resta in costante crescita – conferma Cristian Riolo, Business Development Manager di Kingston Technology -. In particolare, domanda di soluzioni più affidabili, veloci, con basse latenze e minori consumi».

Diversi aspetti all’apparenza contrapposti, certamente difficili da combinare, ma non impossibili. Se quando si parla di unità SSD il mondo dei grossi data center resta maggiormente vincolato ai produttori dei server, una tendenza recente sta invece aprendo spazi ideali per chi è in grado di proporre una tecnologia all’avanguardia. «Grazie alla diffusione dell’edge computing, stiamo entrando in contatto con tante aziende – prosegue Riolo –. Dalla tecnologia alla necessità di realizzare le relative infrastrutture con un attento controllo dei costi, per noi è un discorso molto interessante.

Una memoria per tutti

Se nel caso di sistemi nuovi e on premise la soluzione SSD è praticamente una scelta scontata, in situazioni più complesse è necessario trovare la giusta combinazione con le soluzioni in cloud, e di conseguenza la relativa configurazione. «Dal punto di vista del prodotto, per quanto ci riguarda a livello di prestazioni è lo stesso che proponiamo per i grandi data center. La differenza è solo dove vengono conservati i dati, per questioni legali o semplicemente di prestazioni e disponibilità».

In sostanza, l’impegno Kingston Technology è assicurare in ogni circostanza le migliori prestazioni possibili. Intese non solo come velocità pura, ma anche come affidabilità e versatilità di impiego. «Il nostro servizio Ask An Expert offre la possibilità a qualsiasi tipologia di cliente di avere un contatto diretto con noi per poter studiare una soluzione ad hoc. Negli USA è un’opzione molto sfruttata, ma anche in Europa c’è un data center dove i nostri tecnici vanno regolarmente a effettuare test per ottenere la migliore configurazione possibile».

I problemi iniziali su prestazioni e affidabilità degli SSD sono ormai un ricordo. Anzi, in particolari situazioni, come per esempio un notebook in continuo movimento, una memoria flash è certamente più resistente di quanto possa rivelarsi un hard disk con braccio e testina meccanici. L’obiettivo, è trovare la giusta combinazione tra dimensione e configurazione dello storage, prestazioni e integrazione con il sistema in uso. Se a livello consumer o di piccole attività l’interfaccia SATA o al massimo una più recente PCIe restano comunque una soluzione adatta, in condizioni più esigenti, la soluzione può essere l’ultima evoluzione del bus PCIe NVMe Gen3 x4.

Perchè l’SSD oggi conviene

Al di fuori degli aspetti puramente legati alle prestazioni, ultimamente l’attenzione si sta spostando anche verso altri requisiti. «Un disco SSD non ha componenti meccanici in movimento. La tecnologia delle memorie flash permette di ottimizzare le prestazioni e al tempo stesso i costi di utilizzo».

Un’affermazione ancora oggi guardata con eccessiva diffidenza. I costi elevati tipici di una tecnologia innovativa oggi non hanno più ragione di esistere. In compenso, emergono benefici importanti, anche sul fronte della sostenibilità. Assenza di meccanica e relativo movimento significa consumare meno energia e produrre meno calore, abbassando ulteriormente il fabbisogno di corrente. Per intendersi, si parla di temperature operative intorno ai 30°, contro valori medi di 60° delle architetture tradizionali. Per dispositivi portatili in particolare, significa combinare una maggiore autonomia a un migliore comfort di utilizzo, sia per il minore impiego di ventole sia per un dispositivo meno soggetto a surriscaldamento.

«Se trasportiamo queste considerazioni all’interno di un data center, il discorso diventa ancora più importante. A parità di capacità, una soluzione SSD PCIe NVMe Gen3 x4 può sostituire diverse unità con una solo, occupando meno spazio e portando risparmi importanti su consumo energetico e raffreddamento».

Il cerchio si chiude tornando alla questione dell’edge computing. Un sistema di storage meno ingombrante significa anche aumentare le possibilità di memorizzare dati in prossimità di dove vengono generati o utilizzati. Dal server locale o addirittura in prospettiva al modulo IoT, dove i requisiti sulla latenza sono spinti ai massimi livelli.

Kingstone: un disco SSD allunga la vita

Sempre in tema di costi, e sostenibilità, c’è un altro aspetto interessante, dove Kingston Technology può offrire un aiuto. «Una quota importante della nostra offerta è rivolta all’aggiornamento delle piattaforme server, o anche dei PC. Spesso, per tanti utenti in ambito business non è necessario cambiare il PC, si può ottenere un buon incremento di prestazioni con un aggiornamento della memoria e un hard disk SSD». Anche in questo caso, con un doppio risvolto: economico per il minore costo dell’intervento e con benefici in termini di immagine sulla sostenibilità, riducendo la quantità di rifiuti elettronici.

Alcuni pregiudizi però restano difficili da superare. Per tanti, l’affidabilità delle unità SSD resta quella dei primissimi prodotti immessi sul mercato, dalla capacità di pochi GB e dalla durata ridotta. Una realtà oggi completamente superata. Se il numero di operazioni ormai si conta nell’ordine delle milioni di ore di utilizzo, con il passare del tempo la minore usura gioca nettamente in favore delle unità a stato solido. Come se non bastasse, si può contare su tecnologie dedicate. «Nei prodotti destinati ai data center abbiamo diverse caratteristiche importanti, tra cui Power Loss Protection. In pratica, è come se ci fosse un minuscolo gruppo di continuità integrato nel supporto. In caso di interruzione dell’alimentazione, l’SSD resta acceso quanto basta per mettere in salvo i dati.

Uno dei tanti esempi attraverso i quali Kingston Technology è impegnata quotidianamente tanto nello sviluppare prodotti sempre più evoluti per capacità e prestazioni, quanto nel garantirne l’affidabilità. «Essere considerati un marchio affidabile al 100% per noi non è solo importante, è l’unica cosa che conta – conclude Cristian Riolo -. Il cliente si fida di noi e non possiamo tradire la sua fiducia. Magari non avremo tantissimi prodotti come altri, ma è perché ci consideriamo esperti nel settore della memoria ed è lì che dedichiamo tutto il nostro impegno e le nostre risorse. Dove possiamo offrire un valore aggiunto lo facciamo, dove invece crediamo di non poter essere altrettanti efficaci, preferiamo non improvvisarci», conclude il manager di Kingston.

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