Home Cloud Trasportare i dati in cloud? AWS usa un TIR

Trasportare i dati in cloud? AWS usa un TIR

Premessa necessaria: non è uno scherzo, anche se a tutta prima potrebbe sembrarlo.
Se il problema – e il problema esiste – è portare in cloud grandi quantità di dati, ci vuole una soluzione ad hoc. E Amazon Web Services ce l’ha.
Un Tir.
Sì, un autoarticolato.
Perché un autoarticolato è quello che la società ha portato sul palco nel keynote inaugurale di re:invent.
Si chiama Snowmobile ed è una soluzione semplice a un problema complesso.

AWS supera il cloud ibrido

Serve per migrare enormi basi di dati, parliamo nell’ordine di petabyte, in cloud, verso AWS.
Dunque verso un cloud pubblico.
Il punto è importante: finora, molte delle scelte legate al cloud ibrido nascevano dal fatto che i costi, i tempi e la banda necessari alla migrazione di enormi quantità di dati in cloud rendevano semplicemente insostenibile la scelta.

Snowmobile è un truck, che viene fisicamente portato a “casa” del cliente, è in grado di archiviare fino a 100 petabyte di dati e nel giro di poche settimane le può portare in cloud. Si connette alla rete del client come un local mount: una volta “presi” tutti i dati li porta (letteralmente, si) verso i data center in cloud.

Snowmobile è di fatto una estensione di un annuncio fatto lo scorso anno dalla società: AWS Snowball. In quel caso AWS aveva reso disponibile uno strumento per trasferire fino a un petabyte di dati alla settimana, utilizzando delle sue appliance storage.

Come funziona Snowmobile

Qui si lavora sullo stesso principio, naturalmente su una scala di valori decisamente superiore.
Fisicamente stiamo parlando di un container lungo quasi 14 metri, alto 2,5 e largo altrettanto, water proof, climatizzato, parcheggiabile in aree coperte o scoperte vicine al data center del cliente. Consuma 350 kW di potenza e Amazon fornisce, se necessario, anche un generatore ausiliario.

È sicuro, dotato di livelli multipli di protezione fisica e logica, videosorveglianza inclusa. I dati sono cifrati, la rete supporta un data transfer di 1 Tb/al secondo.

È disponibile in tutte le regioni in cui AWS è presente. Si tratta, naturalmente, di un servizio che non può essere erogato in modalità self service e che non ha un pricing di partenza: il tutto dipende dalle necessità del cliente.

Per spiegare il progetto, Jeff Barr, che ne è responsabile, ha utilizzato i Lego. Del resto una demo sarebbe un po’ complicata. Nel video la sua realizzazione.

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