Terzo trimestre difficile per Hp

Anche la società guidata da Carly Fiorina risente del negativo andamento del mercato. Stampanti e personal computer i business più colpiti. E la ripresa non è attesa prima della seconda metà del 2002

Crolla la domanda di sistemi, software e stampanti
Hp.
I ricavi netti pari a 1,05 miliardi di dollari registrati nello stesso
periodo di un anno fa dalla società statunitense sono passati a 111 milioni di
dollari, per un tracollo pari all’89%. Nel terzo trimestre 2001 le vendite sono
passate da 11,8 a 10,1 miliardi di dollari.
A risentirne di più è stato il
segmento di business delle stampanti e dei personal computer. Nella prima metà
di quest’anno le vendite legate a quest’ultimi sono infatti crollate di circa il 20% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Il rallentamento economico,
che già a partire dallo scorso anno aveva colpito gli Stati Uniti, si è espanso
alle altre regioni costringendo la società guidata da Carly Fiorina a rivedere i
propri obiettivi in termini di ricavi. Ma le previsioni della società per
l’immediato futuro non sarebbero poi così negative. Il periodo successivo a
quello estivo dovrebbe infatti portare alcuni cambiamenti positivi.
Questo
nonostante la constatazione che nell’ultimo anno le azioni della società hanno
perso qualcosa come il 60% del proprio valore.
Inoltre, per portare a
compimento il licenziamento di 6mila dipendenti entro la fine del prossimo mese
di ottobre, Hp dovrà affrontare una spesa tra 250 e i 300 milioni di dollari.

Concordemente a quanto ritenuto da altre società che operano nello stesso
mercato, Hp ritiene che i primi segni di ripresa non saranno visibili se non a
partire dalla seconda metà del prossimo anno.


 

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