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Sviluppatori It: i limiti di un lavoro necessario

Quali sono i peggiori aspetti del lavoro degli sviluppatori It? Lo rivela una ricerca dal titolo Impact of Low-code on It Satisfaction sviluppata da Idg per conto di Appian.

Al primo posto si posiziona il tempo speso nell’identificare e risolvere problemi relativi alle applicazioni, seguono i limiti di tempo e le scadenze improrogabili. Quindi troviamo il tempo sprecato su attività ripetitive di codifica e la mancanza di opportunità di lavoro su progetti strategici.

Condotto tra marzo e aprile 2019 su un campione di 150 leader It (da C-level a director) e 150 sviluppatori It ingegneri/architetti del software di aziende con più di 1.000 dipendenti, il sondaggio ha anche messo in relazione lo sviluppo in low-code con i livelli di soddisfazione professionale in ambito It.

L‘80% degli intervistati concorda sul fatto che il low-code sia utile per l’automazione di attività di sviluppo ripetitive, quali la codifica di form e delle regole di business. Più di due terzi (68%) concorda sul fatto che il low-code sia uno strumento valido per lo sviluppo di applicazioni mission-critical. Mentre quasi l’80% ritiene che l’utilizzo del low-code permetta agli sviluppatori di avere più tempo per lavorare su progetti di un livello superiore.

Tecnologie emergenti

In aggiunta, l’86% degli sviluppatori It concorda sul fatto che le tecnologie emergenti stiano creando pressioni sui reparti It aziendali. Questa pressione si fa sentire più spesso sotto forma di richieste di sviluppo di nuove applicazioni e di richieste di integrazione tra le stesse tecnologie emergenti e i dati e i sistemi legacy preesistenti. Le applicazioni per la generazione delle revenue e per il miglioramento delle performance che gli sviluppatori ritengono essere più richieste dalle organizzazioni sono, nell’ordine, quelle che migliorano la customer experience o aumentano il coinvolgimento del cliente (68%), quelle che ottimizzano le operazioni interne e i processi (61%) e quelle che promuovono l’innovazione (57%).

Applicazioni per la customer experience

Nonostante le applicazioni dedicate alla customer experience siano le più richieste, meno del 50% degli intervistati sostiene che la propria organizzazione aziendale sia “estremamente o molto” pronta a integrare l’intelligenza artificiale e la Robotic process automation nei flussi di lavoro legati al servizio clienti. A causa di uno scenario It frammentato, il campione esaminato stima che i responsabili dei servizi siano costretti oggi ad aprire una media di 5 schermate diverse per ottenere una visione completa del cliente.

Sviluppare applicazioni più intuitive e user-friendly è l’ostacolo principale, cui seguono la sicurezza dei dati e l’uso di tecnologie emergenti per una maggiore conoscenza del cliente.

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