Sun porta l’enterprise sul segmento medio

Attraverso la nuova offerta di Java Enterprise System e Java Desktop System, Sun rilancia l’attacco a Microsoft e rende disponibili soluzioni software di alto livello con un’innovativa politica di licensing. Annunciate anche nuove soluzioni hardware all’insegna di costi ridotti e semplificazione.

29 settembre 2003 L’annuncio ufficiale di Java Enterprise System (Jes) e Java Desktop System (Jds), che sancisse il lancio ufficiale dei progetti precedentemente noti rispettivamente coi nomi Orion e Mad Hatter, rappresenta un punto importante per l’offerta Sun, con cui la società guarda con maggiore attenzione alla media impresa avviando una competizione ancor più forte con Microsoft e riaffermando il proprio carattere di “system company”.


Jes integra oltre 230 prodotti tra componenti software standard, Web server, mail server suite office e così via, garantiti nella loro interoperabilità. «Java Enterprise System riguarda un nuovo modo di progettare, rilasciare e vendere il software – ha commentato Giacomo Tufano, product lines manager di Sun Italia – e rappresenta una novità in termini di software system integrato di classe enterprise, approccio sistemico nella progettazione e distribuzione del software e modello di business basato su un unico prezzo per il sistema software di infrastruttura».


Riguardo all’ultimo punto sottolineato dall portavoce italiano, va precisato che su Jes Sun ha introdotto una politica di licensing innovativa che prevede un costo non in base al numero di postazioni o di utilizzatori, ma in base al numero di dipendenti o utenti dell’azienda con un onere forfetario di 100 dollari per dipendente. Questa modalità di prezzo, disponibile per realtà con un minimo di cento dipendenti, include anche la consulenza e il training. Per esempio una società quale Google pagherà per i suoi mille dipendenti, indipendentemente dal numero di utenti che utilizzano o accedono ai suoi servizi.


L’offerta Jes non elimina quella dei singoli prodotti software che possono ancora esser venduti singolarmente (per esempio nel caso venga richiesto solo il server di posta). L’iniziativa è valida su hardware Sun e con essa la società statunitense, accanto al vantaggio di poter proporre costi certi, punta a far leva su un’offerta software particolarmente appetibile anche alle medie imprese, per veicolare i propri sistemi hardware.


Attraverso la possibilità di disporre di tutti gli sviluppi software già integrati e pre-testati per l’interoperabilità, a un basso costo di ingresso, unitamente all’approccio (già avviato) di rilasciare Il l’aggiornamento dell’intero stack software a cadenza trimestrale, Sun attacca dunque Microsoft non solo sul versante dei prezzi ma, ancora di più, su quello dei costi più nascosti della manutenzione e della continuità di business garantita dalla compatibilità sincronizzata tra componenti. «L’idea è fornire un servizio in cui è il sistema che si vende», ha continuato Tufano.


Una differenza sottolineata anche da Scott McNealy chairman e Ceo di Sun Microsystems, che durante la recente SunNetwork Conference ha detto che le aziende sono stufe di spendere milioni di dollari in progetti di integrazione, commentando che la sigla Cio significa Chief information officer e non Chief integration officer. «Si tratta di una policy aggressiva – ha spiegato Franco Roman, direttore marketing e partner sales di Sun Microsystems Italia – che consente anche alle aziende di dimensione media di potersi permettere soluzioni software di qualità uguale a quella delle grandi aziende».


L’attacco a Microsoft arriva anche attraverso Jds, che gira su sistemi basati su x86 e Sparc, con sistemi operativi Solaris o Linux e che apre all’approccio open source sul versante desktop. «Sun ritiene che l’open source possa stare sul desktop – ha proseguito Roman -. Crediamo che nell’ambito del desktop vi sia una grossa area di innovazione alimentata soprattutto da esigenze di security poiché l’architettura desktop è nata intrinsecamente fragile».


Jds è un desktop integrato che raggruppa, in un sistema operativo basato su Linux, soluzioni quali Mozilla, Gnome, Evolution e la piattaforma Star Office di cui è stata recentemente annunciata la versione 7. «Nella prossima versione di Jds – ha continuato Tufano – sarà presente l’autenticazione tramite la smart card Java Card sull’identity server».


La roadmap di Jds prevede il rilascio a dicembre 2003 della versione standard del prodotto nella sola versione Client. Nella prima metà del 2004 è previsto il rilascio della versione Enterprise e di quella Developer. Per la seconda metà del 2004 è previsto il rilascio di Jds su Solaris e per Sun Ray. Sun ha inoltre già annunciato il supporto del nuovo sistema da parte di Isv quali Adobe Systems, Computer Associates o RealNetworks. Anche su Jds verrà applicata un’analoga politica di licensing, con un costo per dipendente.

Costi aggressivi dal desktop al data center


Nell’ambito del concetto di “sistema rete” e di disponibilità enterprise a costo ridotto, si inseriscono anche le nuove soluzioni infrastrutturali e i server della gamma SunFire. La società ha annunciato otto nuove Sun Reference Architecture (insieme di regole e informazioni di riferimento per l’implementazione di specifiche soluzioni architetturali), di cui tre dedicate alla sicurezza (Anti-Virus, Identity Server, Data Integrity Assurance) a cui si aggiungono Mainframe Rehosting, Communications Internet Data Center, Application Services, Student Information Systems e Grid Computing. A quest’ultima si accompagna la soluzione infrastrutturale testata e integrata di tipo “chiavi in mano” che ruota attorno al Sun Fire V60x Compute Grid Rack System, una soluzione già pronta per essere operativa e in grado di integrare fino a 32 sistemi Sun FireV60X.


Sul versante dei server a volume sono stati annunciati i due sistemi Sparc a 64 bit Sun Fire siglati V440 e V250. Con il V440 Sun punta su riduzione dei costi e della complessità della rete; il V440 è un server “general purpose” ad alta densità in grado di supportare da due a quattro vie UltraSparc IIIi da 1,28 GHz e sistema operativo Solaris, adatto per il deployment di application server ad alta scalabilità orizzontale e con un prezzo che parte da 10mila euro.


Il Sun Fire V250 è un server tower di dimensione 2P, dotato di uno o due processore UltraSPARC IIIi e adatto alle esigenze enterprise di fascia media, che usufruisce di un interessante dotazione di software enterprise precaricato.
Inoltre sono stati apportati miglioramenti alla macchina top della gamma Sun Fire (la V880) su cui è stato sostituito la Cpu UltraSparc a 1,05 GHz con la nuova versione a 1,2 GHz mantenendo inalterato il costo.


È stata anche introdotta la nuova workstation Sun Blade V1500, una macchina a 64 bit dotata del processore UltraSparc IIIi, che viene proposta anch’essa a un prezzo molto aggressivo che parte da 3mila dollari. «Nell’ambito del network computing a volume e della scalabilità orizzontale – ha detto Enrico Brunero, senior product manager Sun Italia – Sun offre oggi una gamma molto ampia di sistemi cha vanno da soluzioni monoprocessori Sparc del costo di mille euro, per arrivare a 50mila euro di una configurazione media del Sun Fire V880»

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