State of the Net e i sentimenti della Rete

Google+ recupera, Facebook e Linkedin crescono. Twitter decresce, ma le analisi dei tweet ne rivelano una struttura più robusta. L’evento triestino ha snocciolato dati ed analisi di grande interesse.

Oggi in Italia Facebook è il luogo principe della socialità on line. In Italia, la macchina mediatica di Zuckerberg ha raggiunto i 23 milioni di iscritti (10 da mobile), dei quali quelli connessi quotidianamente sono 13 milioni (5 da mobile). Gli scambi riguardano ogni mese 3,5 miliardi di messaggi privati, 3 miliardi di like e 288 milioni di foto, nei dati forniti da Daniele Bernardi, Solution engineer di Facebook, in occasione della terza edizione di State of the Net anche quest’anno tenutasi a Trieste.
Questi numeri sono di grande rilevanza, se si pensa che secondo Audiweb gli utenti della Rete sono 37,8 milioni, dei quali 14,3 nel giorno medio (+3,8%).
Parlando in generale, nel corso dell’ultimo anno si è impennato l’uso di Google+ e sono cresciuti Facebook e Linkedin. E’ invece sensibilmente diminuito quello di Twitter. Gli utenti mensili secondo Blogmeter sono ora 22,7 milioni per Facebook (+4,7%), 3,8 per Google+ (+56,7%), 3,5 per Linkedin (+18,3%) e 3,3 per Twitter (-11,6%).
Facebook è la keyword più cliccata, seguita da Libero, Youtube e appena giù dal podio Google e meteo. I dati Audiweb, infine, registrano in termini di trend picchi di ricerca per Elezioni e Ruzzle.
Forte interesse ha suscitato la ricerca State of the Net, svolta da Blogmeter per conto dell’associazione State of the Net, fondata da Beniamino Pagliaro, Paolo Valdemarin e Sergio Maistrello ed organizzatrice dell’evento.
L’indagine, presentata da Vincenzo Cosenza, social media strategist di Blogmeter. è incentrata su Twitter. Blogmeter ha analizzato 71,6 milioni di tweet scritti dagli italiani nei primi quattro mesi del 2013.


Twitter come second screen

Il dato principale è una forte crescita degli hashtag, oggi usati dal 30% dei cinguettatori (+ 22% rispetto al 2012): il più usato è stato #elezioni2013, seguito ad una certa distanza da #sanremo2013. Buona anche la penetrazione dei retweet, al 25% (+7% sul 2012). Variazioni ridotte e forse non significative, ma da verificare l’anno prossimo, riguardano la geolocalizzazione (+3%) e i link (-2%).
Emerge anche una maggior affezione al social network: i dati rivelano che nei primi mesi del 2013 gli italiani twittano più uniformemente durante la settimana. L’orario preferito va dalle 20:00 alle 22:00, conseguenza soprattutto della nuova abitudine a commentare le trasmissioni televisive attraverso i tweet, evidenziando la valenza di Twitter come second screen.


Le emozioni di Twitter

Gli argomenti più caldi di questo quadrimestre riguardano le pratiche di utilizzo del mezzo, la politica e i media. Particolarmente interessante è il passaggio dai numeri alle emozioni. Attraverso l’analisi semantica dei tweet è stato infatti possibile analizzare l’umore e le emozioni degli italiani. Nei primi quattro mesi dell’anno l’umore è tendenzialmente negativo, con grossi picchi relativi allo stallo istituzionale e politico. Unici picchi positivi a Capodanno e a San Valentino.
 In alcuni momenti sono più visibili, com’è stato per gioia ed amore durante l’elezione del Papa, o per disgusto, tristezza e rabbia nella giornata della rielezione del Presidente della Repubblica.


Nutella e Beppe Grillo

Guardando al numero di fan delle pagine, la lista è abbastanza eterogenea con in testa il Food and Beverage (Nutella e Coca Cola), seguiti da trasmissioni televisive (Le Iene) e il calcio con la pagina della Juventus. Ma se guardiamo alle interazioni quotidiane, Beppe Grillo detiene al momento il trono del maggior numero di conversazioni: la politica e i suoi protagonisti hanno influenzato nei primi mesi dell’anno contenuti e umori del popolo della rete.

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