SPB è un’alternativa praticabile allo STP?

Tra TRILL, MLAG e SPB c’è molta confusione in merito ai draft che sostituiranno lo Spanning Tree Protocol. Il problema rimane sempre quello dell’interoperabilità.

C’è un tema unificante tra le alternative allo Spanning Tree Protocol attualmente proposte nel settore del networking: mancano di interoperabilità.

Ma lo Shortest Path Bridging (SPB) potrebbe offrire, invece, un’alternativa percorribile e, soprattutto, interoperabile. In questo momento, i fornitori utilizzano una vasta gamma protocolli “draft”, da TRILL (Transparent Interconnection of Lots of Links), a MLAG (Multichassis Link Aggregation) che, però, non lavorano bene insieme.

SPB è lo standard in attesa di approvazione IEEE basato sul protocollo IS-IS (Intermediate System to Intermediate System), che promette un approccio basato su standard per consentire di implementare i percorsi multipli su Layer 2.

A differenza dei protocolli concorrenti, SPB è compatibile retroattivamente ed è, quindi, in grado di interagire con gli standard Ethernet e Internet Protocol (IP) senza la necessità di un aggiornamento hardware.

Ma SPB non è il protocollo più utilizzato in questo momento. Avaya è, a oggi, il più influente vendor di networking a supportare SPB, mentre molti altri hanno sostengono TRILL, tecnologia pure basata su IS-IS che l’IETF sta cercando di standardizzare.
Anche Alcatel-Lucent e Huawei supportano SPB ed Enterasys Networks ha inserito SPB nella sua roadmap di prodotto.
Nel frattempo, Cisco ha basato la sua tecnologia FabricPath su TRILL, mentre Brocade ha utilizzato TRILL come base per la sua tecnologia Virtual Cluster Switching (VCS). Tuttavia, nessuna di queste aziende utilizza implementazioni interoperabili di TRILL.

Extreme Networks promuove MLAG come tecnologia capace di eliminare lo Spanning Tree, mentre Juniper Networks ha eliminato il protocollo Spanning Tree abbandonando Ethernet. La sua tecnologia QFabric trasforma una pluralità di switch in un grande switch virtuale, separando i livelli di controllo, gestione e dati su vari dispositivi.

Molti vendor hanno di recente presentato le proprie strategie relative a SPB ma esistono alcune questioni ancora insolute. Sono già effettivamente in produzione? Come si possono gestire? I diversi vendor supportano le rispettive soluzioni?

Kishore Inampudi, Senior Product Marketing Manager di Juniper Networks, ha risposto a queste domande. “Per il nostro modo di vedere le cose, il nodo più importante è l’interoperabilità a livello di sistema – chiarisce -. In altre parole, i prodotti Juniper sono in grado di interoperare con qualsiasi altra marca grazie a QFabric”.

Cisco è stata, invece, più laconica in merito al futuro di SPB. Francois Tallet, Product Manager per la linea Nexus 7000, ha dichiarato seccamente: “Cisco sostiene TRILL”.

Mentre Extreme Networks enfatizza MLAG come alternativa al protocollo Spanning Tree, in realtà l’azienda sta considerando di abbracciare sia SPB che TRILL. “Dipende da quale problema si sta cercando di risolvere – ha detto il Vice Presidente della tecnologia, Shehzad Merchant -. Noi non vediamo questo come un argomento religioso ma pensiamo che, col tempo, lo spazio competitivo si amplierà e le aziende avranno a loro disposizione una molteplicità di soluzioni tra cui scegliere”.

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