Cavi Gigabit Ethernet compatti? Forse, in futuro…

Sempre più sentita l’esigenza di poter contare su cavi di dimensioni più compatte che, però, consentano trasferimenti dati veloci e senza errori di trasmissione. Il settore dell’automotive sarà tra i primi a beneficiare della nuova tecnologia per la quale IEEE sta creando un nuovo gruppo di lavoro.

L’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), l’associazione internazionale che si occupa della promozione delle scienze tecnologiche, ha appena rivelato di aver disposto la formazione di un gruppo di studio con lo scopo di mettere a punto una versione “ridotta” dei collegamenti Gigabit Ethernet. Che significa? I ricercatori desiderano individuare un approccio che consente di ridurre il numero di connessioni elettriche necessarie per trasportare i dati senza ridurre la velocità di trasferimento dati garantita da un collegamento Gigabit Ethernet, conosciuto anche come IEEE 802.3z, evoluzione a 1.000 Mbit/s del protocollo Fast Ethernet (lo standard IEEE 802.3u) a 100 Mbit/s.

L’idea è quella di rendere i cavi adoperati per le connessioni Ethernet, nel prossimo futuro, ancora più compatti. Il settore dell’automotive potrebbe essere il primo a beneficiare di collegamenti Gigabit Ethernet più semplici da allestire: sui prossimi modelli di autovetture gli strumenti di comunicazioni saranno sempre più presenti ed evoluti. E’ sempre più sentita, quindi, la necessità di poter contare su cavi di dimensioni più compatte che però consentano trasferimenti dati veloci e senza errori di trasmissione. Così, se da un lato le comunicazioni attraverso l’uso di telefoni cellulari e smartphone – grazie a Bluetooth e WI-FI – continueranno a fare la parte del leone nel mettere in realazione il veicolo col mondo esterno, molti dei trasferimenti dati avverranno comunque su cavo.

Kevin Brown, vicepresidente e general manager del produttore di chip Broadcom, spiega che le prestazioni garantite dalle reti wireless sono influenzate da troppi fattori tra i quali le interferenze per poter essere impiegate come una valida soluzione nelle autovetture del futuro. L’interconnessione tra i componenti elettronici deve necessariamente avvenire, secondo Brown, via cavo soprattutto se hanno a che fare con funzionalità legate alla sicurezza.

Broadcom già offre un cavo di collegamento Ethernet 100 Mbit/s dalle dimensioni più compatte che, afferma Brown, inizierà ad essere utilizzato a partire dal prossimo anno. Un’intesa è stata infatti raggiunta tra BMW, Hyundai, Bosch ed altre grandi aziende attive nel settore “automtive“. Bisogna però precorrere i tempi, ha aggiunto Brown, sicuro che tra qualche anno sarà necessario allestire collegamenti Gigabit Ethernet.

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