Sorpresa: Microsoft voleva Sap

I colloqui iniziati un anno fa in concomitanza con l’inizio dell’affaire Oracle-PeopleSoft. Poi interrotti per eccessive complicazioni.

8 giugno 2004 La notizia è di quelle destinate ad appassionare gli amanti della dietrologia.
Quelli che
giusto un annetto fa, quando PeopleSoft aveva portato a
compimento l’acquisizione di J.D.Edwards, ignara delle analoghe
intenzioni di Oracle
sul suo capitale, mormoravano che nell’aria c’era qualche altra acquisizione in più.
In effetti qualcosa c’era.
Nel mondo del software, come si mormorava.
E riguardava Sap
, come si mormorava.
E l’acquirente interessato all’affare sarebbe
stato nientepopodimenoche Microsoft
.
Oggi la notizia diventa pubblica, non per amore di gossip,
ma a supporto di Oracle, che, chiamata in giudizio dall’antitrust che dovrà
decidere se la sua volontà di acquisire PeopleSoft abbia o meno i canoni della
legittimità, utilizza proprio l’esempio Microsoft-Sap per giustificare la
necessità di una acquisizione che serva a dare una spinta decisiva alle
vendite in un mercato sempre più competitivo.

Lasciando a Larry Ellison la perorazione della propria causa, resta il fatto.
Un anno fa Microsoft e Sap avevano iniziato una
serie di colloqui che, se fossero giunti a compimento, avrebbero fatto di
Microsoft il più importante operatore nell’area delle business
application.


Ma, dicono gli interessati, tutto questo ha avuto fine qualche mese fa: operazione troppo complicata da portare avanti e troppo difficile integrare un’azienda come Sap, con un mercato valutato 50 miliardi di dollari, nell’ecosistema Microsoft.
E in
fin dei conti sia Bill Gates sia Steve Ballmer lo hanno sempre detto: non amano
le acquisizioni troppo onerose.

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