Sono costruiti da HPE sei dei dieci supercomputer più veloci del mondo

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Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha annunciato che la sua architettura continua a guidare le classifiche biennali TOP500 e Green500 dei sistemi di calcolo ad alte prestazioni (HPC) più veloci ed efficienti al mondo, mentre i suoi server per l’intelligenza artificiale (AI) sono al top dei benchmark di settore.

Questi sistemi sono progettati con innovazioni e servizi differenziati per aiutare le aziende a risolvere le sfide più importanti in una vasta gamma di discipline. HPE – sottolinea l’azienda – ha costruito la sua leadership grazie a decenni di esperienza nella progettazione, produzione, installazione e gestione di infrastrutture su larga scala.

L’ultima edizione della classifica TOP500 ha convalidato i sistemi più potenti al mondo, compresi i primi tre, tutti costruiti da HPE.

  1. El Capitan, costruito per il Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL), un laboratorio nazionale del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, e alimentato da AMD, ha mantenuto la sua posizione di supercomputer più veloce al mondo e ha migliorato le sue prestazioni raggiungendo 1,742 exaflop. El Capitan ha inoltre debuttato con il primo posto nei benchmark High-Performance Conjugate Gradient (HPCG) e HPL-MxP, che misurano rispettivamente le prestazioni delle applicazioni scientifiche e la convergenza di HPC e AI con calcoli a precisione mista. El Capitan supporta gli sforzi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e garantisce la sicurezza e l’affidabilità delle scorte nucleari della nazione. La modellazione avanzata e la ricerca guidata dall’intelligenza artificiale saranno dedicate anche allo studio della scienza del clima, alla scoperta dei materiali e all’energia di fusione.
  2. Frontier, costruito per l’Oak Ridge National Laboratory e alimentato da AMD, è stato il primo sistema exascale a essere verificato, sottolinea HPE. Frontier offre 1,353 exaflop e continua a guidare i progressi nella fisica quantistica, nelle energie rinnovabili e nell’ingegneria di precisione. Di recente, i ricercatori hanno utilizzato Frontier per sviluppare un quadro più completo delle proprietà nucleari a livello atomico e subatomico. Per la prima volta, questo nuovo modello cattura e combina dettagli vitali come la forma del nucleo, l’energia di rotazione e l’energia che tiene insieme il nucleo. I ricercatori si aspettano che gli insight che ne derivano facciano progredire i campi della fisica quantistica, della produzione di energia e della sicurezza nazionale.
  3. Aurora, costruito in collaborazione con Intel per l’Argonne National Laboratory, ha raggiunto 1,012 exaflop ed è anche il secondo sistema più potente dell’elenco HPL-MxP con 11,6 exaflop per calcoli a precisione mista. Il sistema è a disposizione dei ricercatori attraverso un’iniziativa di scienza aperta e viene utilizzato per far progredire EvaCortex, un progetto guidato dall’intelligenza artificiale che mira a mappare la corteccia cerebrale. Questo lavoro combina microscopi elettronici di nuova generazione, modelli di deep learning e calcolo basato su acceleratori per produrre nuove conoscenze sulla connettività cerebrale a livello cellulare.

Gli altri tre supercomputer di HPE nella lista dei primi 10 sono anche tre dei più potenti supercomputer in Europa:

  • 6 – HPC6, costruito per Eni
  • 8 – Alps, costruito per lo Swiss National Supercomputing Centre (CSCS)
  • 9 – LUMI, costruito per EuroHPC JU

I supercomputer costruiti da HPE – sottolinea inoltre l’azienda – non solo sono veloci, ma sono anche tra i sistemi più efficienti al mondo dal punto di vista energetico. Tutti sono progettati con l’architettura del sistema di raffreddamento diretto a liquido (DLC) 100% fanless di HPE, che fornisce otto elementi di raffreddamento in tutto il cluster per offrire efficienza e prestazioni superiori.

Questo approccio secondo l’azienda è il motivo per cui quattro supercomputer costruiti da HPE sono tra i primi 10 sistemi e 11 sono tra i primi 20 nella lista Green500, che classifica i sistemi in base alle prestazioni per watt.

HPE ha anche stabilito nuovi record di inferenza AI nei benchmark MLPerf Inference v5.0, un’iniziativa del settore guidata da MLCommons per aiutare il settore a standardizzare la valutazione delle prestazioni della tecnologia AI. I server HPE ProLiant Compute DL380a Gen12 e DL384 Gen12, insieme a HPE Cray XD670, hanno svolto un ruolo fondamentale nel raggiungimento dei primi posti in oltre 50 scenari di test.

Dato che l’AI continua a espandersi e ad accelerare i carichi di lavoro classici, questi server, dotati del più recente accelerated computing di NVIDIA, hanno raggiunto il primo posto in compiti come la classificazione delle immagini, il rilevamento degli oggetti e l’imaging medico 3D. HPE si è anche assicurata le prime posizioni del settore nei benchmark di generazione e riassunto del testo.

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