Solgenia: e ora on demand

Rivisto il modello aziendale, si punta su soluzioni Web e sul canale.

Partendo dalla considerazione che negli ultimi tempi il mercato è cambiato, in quanto sono cambiate le esigenze dei clienti, Solgenia sta costruendo un nuovo modello d’impresa, che punta sulle soluzioni software (e non più solo sui prodotti) per la gestione dei processi organizzativi e che quindi per farlo ritorna ad avvalersi del canale, al quale si propone come un partner tecnologico a 360 gradi. Tutto questo è emerso durante un recente evento organizzato dalla società per i partner e i clienti, che hanno avuto modo di testimoniare la validità della sue soluzioni e conoscerne i nuovi sviluppi.

Ermanno Bonifazi, chairman e Ceo della software house umbra, che ha fondato nel 1994 con il socio Paolo Barbatelli, Chief operating officer, ribadisce che l’impegno nell’ultimo anno è stato proprio quello di ritornare a puntare su un canale più strutturato, che diventa parte dell’offerta, in quanto in grado di costruirvi sopra delle soluzioni, nell’ottica di offrire tutti insieme un maggior valore aggiunto al cliente.

Oggi, come sottolinea Barbatelli, la piattaforma di prodotti che ruotano attorno alla suite Erp Solgenia Se7en «è molto più stabilizzata e fruibile, per cui facilita i nostri partner nello sviluppo di soluzioni complementari da portare sul mercato. Il fattore differenziante con le soluzioni gestionali dei grandi vendor è che la nostra piattaforma nasce integrata».

«Inoltre non miriamo a un discorso solo di software ma di evoluzione del concetto di piattaforma software, intesa come un sistema integrato con le tecnologie più innovative, come voce, dati, video – sottolinea Bonifazi (nella foto) -. Il nostro modello, quindi, pur essendo basato su Microsoft, di cui siamo partner da tanti anni, è anche quello di guardare al mondo dell’opensource con un certo interesse».

Infatti, in seguito allo spin off che ha dato vita alla divisione Techgenia, nata per fornire lo sviluppo di nuove tecnologie, è stata realizzata la parte Web, basata su architettura Java, che è stata messa a disposizione del mondo opensource. «L’idea è mettere insieme il meglio delle varie esperienze tecnologiche» riprende Bonifazi.

E, infatti, sono state introdotte nuove soluzioni di collaborazione a distanza, come il Web conferencing o come il sistema VoIp, basato su un’appliance Linux e integrato nel Crm sviluppato su .Net di Microsoft. «Ma di tutto questo il cliente non deve preoccuparsene, perché questo è il bello delle architetture Web service» sottolinea Bonifazi. Il tutto, naturalmente, cercando di mantenere un buon rapporto prezzo/prestazioni.

Sul fronte mobilità, che in Solgenia chiamano “remotizzazione” intesa come possibilità di operare indipendentemente dalla localizzazione, oggi gli strumenti ci sono, tant’è la società lavora solo su applicazioni fruibili attraverso il Web e basate su Web service. Il Crm, per esempio, si può usare da qualsiasi cellulare Umts che abbia un browser, si può usare in aeroporto, per cui l’approccio è quello del modello Internet. «Con le nostre soluzioni di document server, gestionale, Crm, sistema di help desk, siamo in grado di remotizzare l’azienda e tutti i servizi collegati» spiega Barbatelli.

Inoltre una parte importante su cui da tempo Solgenia sta lavorando è l’integrazione con gli strumenti di uso più quotidiano, come la posta elettronica che può essere un’interfaccia verso gli strumenti applicativi. Per esempio, l’integrazione del VoIp con il Crm, volendo, consente tra l’altro anche di tenere traccia delle telefonate fatte ai clienti.

Da anni, inoltre, Solgenia sta scommettendo sull’on demand, anche se fino a oggi ne ha parlato poco. «Molte aziende oggi si stanno avvicinando a questo servizio – sottolinea Bonifazi – e anche qui emerge la valenza dei Web service: le aziende possono tenere in casa gli Erp, ma poi tutta la parte di document management e di Web conferencing può essere offerta on demand, ma il cliente la vede come un’unica soluzione integrata. Per il futuro, infatti, la nostra scommessa è quella di qualificarci come un fornitore quasi totalmente on demand e questo approccio vogliamo imporlo a tutti i nostri attuali 60 partner di canale, e far capire loro che si tratta di una reale opportunità per il proprio business».

Attualmente Solgenia, che è presente con proprie sedi anche in Usa, America Latina, Germania e Regno Unito, conta circa 95 dipendenti e prevede di realizzare un fatturato 2007 di oltre 7,5 milioni di euro.

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