Smau 41, fra riflessione e transizione

Il neo presidente, Alfredo Cazzola, ha presentato un’edizione della manifestazione Ict di Milano che, di fatto, getta già le basi per un probabile rinnovamento futuro.

Più che per un programma già definito da tempo e annunciato alla stampa, la presentazione della quarantunesima edizione dello Smau, in programma dal 21 al 25 ottobre prossimi, destava curiosità per la prima uscita pubblica del nuovo management, presieduto da Alfredo Cazzola ed entrato in carica da pochi giorni. Da loro ci si poteva attendere qualche indicazione sul futuro di una manifestazione che sta risentendo pesantemente dei tempi di crisi generale del settore, ma a questi aggiunge elementi di criticità strettamente connessi alla filosofia degli eventi espositivi, che hanno spinto numerosi vendor a disertare le passate edizioni. Qualche indicazione, in effetti, è arrivata, ma tutti hanno teso a concentrare l’attenzione sull’imminente quarantunesima edizione, «ereditata dalla precedente gestione» (lo ha sottolineato il consigliere delegato Solly Cohen), ma comunque importante come terreno di sperimentazione di nuove idee organizzative, ma anche come banco di prova delle relazioni che il nuovo management intende stabilire con il mondo dell’offerta, delle istituzioni e dell’accademia italiana. «Smau 2004 – ha spiegato Cazzola – si presenta in una forma più compatta e razionale, con tre aree espositive ben distinte e rivolte al business, al consumer e alla Pubblica amministrazione». Tanto per dare qualche ulteriore cifra, possiamo dire che gli espositori saranno circa 900, i metri quadrati occupati 80mila e i prodotti esposti circa 30mila. Quest’ultimo è uno degli argomenti addotti da Cazzola come elemento di interesse per il potenziale visitatore. Ma il presidente ha fatto di più, citando a sorpresa persino qualche esempio preciso come «Windows Media Center di Microsoft e i telefonini di Samsung»


Oltre alla classica parte espositiva e al sempre consistente numero di convegni specializzati, l’altro elemento forte del prossimo Smau saranno gli Stati Generali dell’Innovazione, un’idea portata avanti dal precedente presidente, Antonio Emmanueli e prossima a concretizzarsi in una tre giorni (21,22 e 25 ottobre) ricca di interventi del mondo dell’industria informatica, delle istituzioni e delle comunicazioni. L’iniziativa si focalizzerà sullo stato dell’innovazione nel nostro Paese, sul processo di internazionalizzazione in atto su vari fronti, ma anche sulla tv digitale, i nuovi servizi al cittadino e la formazione. Temi, questi ultimi tre, che si staccano dal programma dello Smau e fanno da filo conduttore della parte divulgativa, che da sempre la fiera milanese affianca alla classica esposizione commerciale.


Come detto, tuttavia, il nuovo management guarda già avanti, nel tentativo di restituire alla manifestazione il respiro e la dimensione un po’ regredita negli ultimi anni. Il punto più delicato è la dicotomia business-consumer, che piace poco ai vendor Ict e tende a creare confusione anche a detta della maggior parte degli operatori del settore. Su questo punto, Cazzola ha fatto intendere che sono allo studio novità per il prossimo anno. «Già fin d’ora, una giornata, quella del 21, sarà riservata ai soli operatori del business – ha illustrato il presidente di Smau – ma si tratta di un primo passo verso una gestione degli spazi e degli accessi che certamente, in futuro, dovrà andare nella direzione di una maggior differenziazione a seconda della tipologia di azienda espositrice. Penso soprattutto ad aree protette, riservate ai colloqui di business». In questa direzione, dunque, dovremo attenderci le novità e non nella più volte adombrata separazione temporale delle due anime, che anche il nuovo management ha drasticamente escluso.

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