Server, Ibm sforna la generazione X3

Debutterà entro 3 mesi l’ xSeries 366, primo sistema Intel based con architettura X3 e chipset Hurricane.

Ibm ha alzato il tiro dei server Intel-based con l’introduzione del primo sistema basato sull’architettura X3 (ovvero la X Architecture di terza generazione) e sul nuovo chipset, chiamato Hurricane e appositamente progettato per X3, che promette migliori comunicazioni tra il chip, la memoria (tra l’altro, Hurricane fornisce la DRam integrata) e l’I/O.


Entrambe le tecnologie sono state forgiate nei laboratori della società, che riporta come dato un aumento delle prestazioni fino al 38% rispetto alla precedente generazione di server basata su Xeon.


Si tratta di un’ulteriore puntata della strategia avviata da Big Blue nel 2001, tesa a portare caratteristiche top di gamma dei mainframe e dei server di classe Unix all’interno dei sistemi mainstream.


La nuova macchina, siglata 366, è unna quattro vie che appartiene alla serie degli xServer (le macchine di Big Blue x86, appunto). Non è che il primo modello di una gamma che si completerà nel corso dell’anno, già pronta per ospitare fino a 32 chip con architettura dual core, quindi per un massimo di 64 unità operative.


Il fattore “clou” della nuova architettura X3 risiede nel supporto nell’engine di virtualizzazione di Ibm, la tecnica ereditata dai mainframe e dai sistemi Unix che consente di allocare le risorse virtuali a differenti piattaforme. In più, l’xServer 366 consente di far girare applicazioni a 32 e 64 bit, in virtù del supporto da parte del chipset dei processori Xeon con estensioni Em64T.


L’xServer 366 sarà introdotto sui mercati entro i prossimi 3 mesi a un prezzo che il produttore definisce “competitivo” per il segmento applicativo (quello degli Erp Sap o dei database Oracle e Db2). Qualche fonte parla di una quotazione base pari a 7mila dollari.


Il suo debutto dovrebbe coincidere con l’introduzione dei sistemi operativi a 64 bit per piattaforma x86 targati Microsoft, Red Hat e Novell.

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