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Tre modi per semplificare la gestione dei servizi cloud

Il salto dalla gestione degli ambienti on-premise al controllo del proprio ambiente cloud IaaS di servizi cloud può essere a volte spiazzante.

Gli strumenti di gestione sono diversi, le opzioni molte di più, le cose che sembra necessario controllare – specie all’inizio – davvero tante. Meglio quindi imparare da subito qualche “scorciatoia” per semplificarsi la vita nelle operazioni quotidiane dei servizi cloud.

L’interfaccia a linea di comando

Qualsiasi utente smaliziato vi dirà che da linea di comando si fanno molte più cose, e meglio, rispetto al raggio d’azione dell’interfaccia grafica. È vero sui personal computer, per i server e anche nel mondo dei servizi cloud. La maggior parte dei cloud provider offre una forma di CLI (command-line interface) da usare per la gestione, è bene conoscerla e saperla utilizzare.

Certo non è la strada più semplice per la gestione dei servizi cloud ed è il “trucchetto” più difficile che proponiamo. Però la fatica fatta inizialmente per conoscere i comandi della CLI si traduce in una maggiore produttività: molte operazioni diventano più veloci e si possono completare con più semplicità. Ovviamente però, come per qualsiasi ambiente a linea di comando, anche la CLI dei cloud è meno “controllata” dell’interfaccia grafica e aumenta la possibilità di commettere errori.

Personalizzare la console

Se l’interfaccia a linea di comando non fa per noi, resta disponibile la classica console grafica di gestione dei servizi cloud. Che è comunque lo strumento più immediato per avere una visione a colpo d’occhio dei servizi e delle risorse attive o disponibili e di come stanno andando avanti i nostri processi.

La prima cosa da fare è personalizzare questa console. Di solito le configurazioni di default sono già abbastanza ottimizzate, non possono però essere davvero del tutto allineate con le nostre esigenze. Vale quindi la pena dedicare qualche minuto a capire che tipo di informazioni e comandi sono più importanti per noi e metterli in evidenza nella console.

Il controllo dei costi

Un lato positivo del cloud è che si paga a consumo, quindi niente capitali immobilizzati in risorse IT che non si usano e che si sono acquistate perché è sempre meglio abbondare piuttosto che trovarsi senza poter eseguire i propri carichi di lavoro. Un lato negativo del cloud è che… si paga a consumo, quindi se abbiamo sbagliato i calcoli e stiamo usando più risorse del previsto, la “bolletta” alla fine sarà salata.

La maggior parte dei cloud provider permette di definire soglie di spesa per il consumo dei servizi cloud, in modo che non superiamo il nostro budget pianificato. Ma le soglie hanno un difetto: quando le abbiamo raggiunte il nostro spazio di manovra è nullo. Meglio muoversi in anticipo.

Per avere un controllo dei costi più preciso c’è una strada banale: impostare l’invio di una mail quotidiana che dettagli i costi dei servizi cloud consumati in quel giorno. In questo modo si ha una visione precisa delle spese e quindi una idea chiara del budget che ci resta da spendere. È anche un modo per verificare velocemente anomalie nell’uso del cloud: ancora prima che nella console di gestione le si vede nel conto quotidiano.

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