Semestre da ricordare per Benq

Già al termine del secondo trimestre dell’esercizio fiscale in corso il vendor, attivo nell’area della telefonia mobile e degli Lcd, ha triplicato i profitti totalizzando vendite per 54,08 miliardi di dollari taiwanesi nella prima metà dell’anno

26 agosto 2002

Qualcun altro si bea della
riduzione dei prezzi dei flat panel, tra i principali
motivi dell’aumento della domanda di mercato. A quanto pare gli investimenti promossi da
Benq nei confronti della propria affiliata Au Optronics, specializzata nella
produzione di schermi a cristalli liquidi, hanno dato i loro frutti. Il
produttore taiwanese ha, infatti, chiuso il secondo trimestre dell’esercizio fiscale in corso
con profitti netti pari a 2,41 miliardi di dollari taiwanesi. Il
triplo rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente e l’11,6% in più
rispetto al primo trimestre scorso. Bene anche le vendite, pressoché raddoppiate (fino
a toccare quota 26,65 miliardi di dollari taiwanesi) rispetto a un anno fa, ma
solo lievemente superiori a quelle del Q1. In definitiva, la prima metà dell’anno si
è chiusa per Benq con profitti netti pari a 4,57 miliardi di dollari taiwanesi,
o 2,8 dollari per azione, su vendite per 54,08 miliardi. E le previsioni
per il terzo trimestre in corso non sembrano essere da meno vista
la forte domanda per periferiche pc registrata dal vendor attivo
nell’area della telefonia mobile e degli Lcd. Ancora una volta la forte
richiesta di monitor a cristalli liquidi avrebbe fatto levitare le previsioni di
vendita che, nel terzo trimestre, dovrebbero raggiungere le 600mila unità.

Ma le novità giungono anche dal mercato mobile. Entro il prossimo mese sarà
in commercio un nuovo modello di cellulare Motorola realizzato da Benq, la quale
per fine anno rilascerà un apparecchio Gprs con il proprio brand. Tuttavia le
previsioni per il mercato mobile non sono affatto rosee: dopo la crescita di
oltre 4,5 milioni di unità registrata lo scorso secondo trimestre, le unità
consegnate in quello in corso non dovrebbero superare i 3,1 milioni.

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