Sei navigatori satellitari sul banco di prova

Il test di GPS di ultima generazione. Più rapidi e precisi, con una gestione molto più evoluta degli itinerari e dei punti d’interesse. I criteri per scegliere il meglio.

Giugno 2007 Nati come accessorio di lusso, i navigatori satellitari
sono oggi alla portata di chiunque voglia organizzare un viaggio in auto, in
moto, in barca oppure a piedi. Bastano duecento euro per attingere a un’ampia
gamma di modelli proposti dai produttori più disparati. La reale accelerazione
in Europa è avvenuta dal 2005 in avanti, con il calo dei prezzi e con
la progressiva disponibilità di uno tra i servizi più richiesti
dai navigatori: l’aggiornamento in tempo reale delle informazioni sul
traffico. A titolo di riferimento, nel 2005 sono stati distribuiti nel mondo
più di 40 milioni di dispositivi, di cui solo il 26% incorporati nell’auto,
con una previsione di 300 milioni per il 2011 (da una ricerca di ABI Research
pubblicata lo scorso settembre).

E’ interessante notare che, benché il numero di navigatori già
incorporati in vettura sia destinato a crescere rapidamente, si stima che peserà
solo per il 16% del totale nel 2011. In sostanza il presente e il futuro sono
appannaggio dei dispositivi portatili che riuniscono i Personal Navigation Device
(PND, i navigatori portatili veri e propri) oltre che i palmari, gli smartphone
e i telefoni cellulari con ricevitore GPS oppure con servizi di navigazione
forniti dall’operatore telefonico. I dispositivi che integrano numerose
funzioni, come smartphone e PDA, presentano tuttavia ancora limitazioni di autonomia
delle batterie, di precisione nel sistema di calcolo della posizione e d’instabilità
del software. Per ottenere un risultato di qualità nella navigazione
è consigliabile orientarsi per il momento verso i Portable Navigation
Device, nei quali vengono tra l’altro integrate sempre nuove funzioni
aggiuntive.

Non è un caso che il numero di produttori che offrono PND si sia moltiplicato
negli ultimi due anni. In questa arena troviamo ormai ogni genere di operatore
e di prodotto. La proliferazione viene anche favorita dall’esistenza di
due soli produttori di mappe: Navtec e Tele Atlas, che offrono una base cartografica
per tutti. Spetta quindi ai singoli produttori integrare la mappa con informazioni
proprie (solitamente relative ai punti d’interesse) e gestirla con funzioni
software realizzate ad hoc.E’ facile perdere l’orientamento in questo
variegato mondo, se non si dispone di una mappa che guidi innanzi tutto alla
scelta del giusto dispositivo. Abbiamo quindi elaborato per voi alcuni criteri
per ritrovare la bussola e capire a colpo d’occhio il valore del prodotto
che viene proposto. Com’è già avvenuto nel mondo delle fotocamere
digitali, i prodotti migliori vengono inevitabilmente da chi per primo si è
specializzato in questo campo.

Garmin, Magellan e Tom Tom sono i tre capostipiti della navigazione tramite
ricevitore GPS. Le loro unità non sono le più economiche in assoluto,
ma garantiscono una precisione di calcolo delle coordinate e un’efficienza
del software di navigazione che per ora non è stata eguagliata dai concorrenti.
Tom Tom è particolarmente forte nel software e il suo Navigator 6 è
il più facile e intuitivo tra i programmi di navigazione disponibili
al momento. Lo troviamo integrato anche in diversi PDA, dove però spesso
risente della minor precisione dei ricevitori GPS integrati nei palmari multifunzione.
Magellan nasce da un progetto sponsorizzato da Hertz che lo ha voluto come dotazione
per le macchine della propria flotta. Il software è più semplice
rispetto al Navigator di Tom Tom, ma funzionale. Inoltre Magellan eccelle nella
gestione del percorso, con un calcolo sempre preciso della posizione e una tempestiva
e inequivocabile segnalazione delle svolte e delle deviazioni: due aspetti chiave
per una guida sicura e scorrevole. Inoltre, nei modelli CrossoverGPS, Magellan
aggiunge la navigazione nautica ed escursionistica alla navigazione su strada.
Infine Garmin, nome storico nella navigazione via GPS, porta nel proprio navigatore
l’esperienza accumulata nella produzione di sistemi professionali per
ogni genere di settore: militare, nautico, stradale. Produce navigatori precisi
con un software di buon livello e offre una gamma molto ampia di modelli.

Nella seconda fascia di produttori di PND troviamo aziende che vengono dal
mondo delle mappe e delle guide turistiche: Touring Club, ViaMichelin, Seat.
I loro navigatori fanno leva sul patrimonio di punti di interesse o d’indirizzi
selezionati e catalogati che ciascuna delle tre aziende può offrire.
Il Touring Club ha integrato nel dispositivo gli itinerari con testi, foto e
audio per centinaia di località da visitare in auto, a piedi e in bicicletta.
ViaMichelin ha inserito le informazioni delle omonime guide. Pagine Gialle propone
la ricerca per numero di telefono, per nominativo e per classe merceologica
sfruttando il database delle Pagine Bianche e delle Pagine Gialle. Passiamo
infine alla terza fascia di PND proposti solitamente da produttori di computer
o di apparati elettronici di consumo. Si tratta di oggetti di qualità
e costo molto variabile. In particolare, bisogna prestare attenzione all’effettiva
precisione di navigazione e alla funzionalità del software. Nei prodotti
economici, specie se dotati di ricevitore GPS di vecchia generazione (non SiRFstar
III), può anche capitare di trovarci su una via completamente diversa
da quella segnalata a display, e di ricevere istruzioni di navigazione poco
chiare e poco tempestive.

La “massificazione” del mercato dei navigatori ha inoltre portato
anche all’aggiunta di funzioni accessorie multimediali come la proiezione
di fotografie, la riproduzione di brani MP3 e il vivavoce per telefono con interfaccia
Bluetooth. In questo articolo offriremo uno spaccato dei tre segmenti di offerta,
mostrando i punti di forza e di debolezza in ciascuno.

Le caratteristiche da valutare
L’elenco che segue è in ordine d’importanza decrescente.
La sequenza tiene conto dei fattori che possono influenzare tutti gli altri
in cascata. Ad esempio, se il tracciamento dei satelliti è troppo lento
potreste arrivare quasi a destinazione prima che il navigatore sia pronto ad
operare.
Se il dispositivo è lento, potete accelerare il riconoscimento stando
fermi. Mappe inaccurate o una determinazione imprecisa della posizione geografica,
compromettono la validità dell’itinerario proposto. L’itinerario
a sua volta può essere troppo complicato da impostare e può risultare
scorretto se il software non prevede strumenti adeguati (come la navigazione
diretta verso l’aeroporto o la stazione oppure verso l’intersezione
tra due vie).

Alcuni navigatori hanno un’autonomia troppo bassa per coprire l’intero
viaggio con la propria batteria e a volte sono deboli nella gestione delle svolte:
la voce ci segnala la svolta troppo tardi o in modo non abbastanza chiaro se
non addirittura sbagliato.
La gestione degli ostacoli e il ricalcolo dell’itinerario sono importanti
quando incontriamo un incidente o un blocco stradale. È raro avere una
visione chiara e immediata del nuovo itinerario proposto per valutare se restare
in coda o tentare l’alternativa.

Velocità di tracciamento
Il tempo che passa dall’accensione del navigatore al riconoscimento della
posizione di un numero sufficiente di satelliti per stabilire la posizione attuale.
Varia in funzione del dispositivo e delle condizioni ambientali. Dispositivi
deboli nel sistema di ricezione possono impiegare anche mezz’ora prima
di agganciare i satelliti.

Precisione nel calcolo della posizione
Dev’essere dell’ordine di una decina di metri, altrimenti si finisce
su strade parallele e si mancano le svolte. Indispensabile un ricevitore SiRFstar
III.

Dotazione e aggiornamento mappe
La dotazione iniziale dovrebbe per lo meno coprire in dettaglio l’Italia
e le zone subito dopo il confine. Di solito viene offerto un perimetro più
ampio. Diventano sempre più economiche le mappe “Europa”,
ma attenzione alla qualità, in alcuni casi il dettaglio dell’Italia
è insufficiente. Importante disporre di aggiornamenti per lo meno annuali,
a pagamento gratuiti.

Definizione dell’itinerario
La rapidità, la facilità e la precisione con cui viene definito
il percorso. Importanti anche la memorizzazione e il richiamo di percorsi precedenti,
e la navigazione diretta verso POI. Deve prevedere il percorso più breve
e quello più veloce, e l’esclusione selettiva delle strade a pedaggio.
Utile l’opzione del percorso a piedi (che non tiene conto dei sensi unici
e dei divieti di accesso).

Autonomia di funzionamento
Ore di navigazione a batteria senza il bisogno di ricarica, importante anche
per i percorsi a piedi o in bicicletta.

Gestione delle svolte
Chiarezza e tempestività degli avvisi di svolta. Precisione delle indicazioni
vocali nelle svolte complesse.

Gestione degli ostacoli
Semplicità e precisione nel ricalcolo dell’itinerario al verificarsi
di un blocco.

Destinazioni multiple
Capacità del software di prevedere un itinerario con destinazioni multiple
intermedie.

Leggibilità dello schermo
Dipende da come è stata progettata l’interfaccia grafica del programma
di navigazione, dalla luminosità e contrasto del display, dal trattamento
antiriflesso sulla superficie del pannello per garantire la visibilità
anche all’aperto. La dimensione del display è anche importante.

Ricchezza dei POI
Elenco aggiornato dei punti d’interesse primari inclusi gli autovelox.
Utile disporre anche del numero di telefono per contattare ristoranti, auto-officine,
cinema, ospedali, farmacie, supermercati, eccetera. Utile anche la ricerca per
prossimità geografica e per CAP.

Computer di viaggio
Calcolo in tempo reale della velocità e del tragitto percorso e ancora
da percorrere. Stima del tempo rimanente alla velocità media attuale.
Utile la bussola per verificare la direzione generale di movimento.

Ricezione TMC
Il Traffic Message Channel trasmette in FM le informazioni sul traffico e la
segnalazione di eventuali blocchi e incidenti. Il servizio è gratuito,
ma il ricevitore viene solitamente fornito come opzione per alcuni PND.

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