Rischio Web service per i consulenti dell’It

L’ascesa delle nuove tecnologie e delle nuove opportunità di comunicazione per le aziende potrebbe alterare il mercato della consulenza. Lo sostiene un recente studio della società ZapThink.

26 Maggio 2003 I Web service potrebbero rubare il lavoro ai consulenti dell’It. Questo è quanto sostiene la società di ricerche ZapThink in un recente report, secondo cui l’evolversi e il diffondersi dei servizi Web costringerà le aziende operanti nel settore dei servizi informatici a rivedere drasticamente il loro business dell’integrazione di sistemi e a concentrarsi su altre aree.

Con il proliferare delle applicazioni basate sui Web service – metodo di programmazione e set di standard progettati specificamente per collegare i sistemi più differenti – le società di servizi inizieranno dunque a spostarsi su operazioni come, ad esempio, il miglioramento dei processi commerciali nell’area corporate. Secondo Jason Bloomberg, autore del report, le compagnie che fino ad oggi hanno tratto la maggior parte del proprio sostentamento dai servizi di integrazione di sistemi, adesso dovranno alterare i loro business model per sopravvivere. I Web service vengono oggi considerati un’importante guida per l’adozione di architetture service-oriented, una tecnica per progettare i sistemi computerizzati delle aziende. Con tale architettura, infatti, applicazioni separate possono interoperare, indipendentemente dal tipo di sistema operativo o di linguaggio di programmazione su cui sono basate.

Le tecnologie dei servizi Web, per molti versi, sono ancora da considerarsi in fase di “rodaggio”, ma secondo ZapThink entro il 2010 più del 70 per cento dei progetti di integrazione di sistemi non saranno più appannaggio delle società di consulenza. Di contro, il mercato per la consulenza relativa al business-process potrebbe, nello stesso lasso di tempo, aumentare fino a venti volte rispetto al suo valore attuale.

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