Quantum computing Honeywell

Il quantum computing è la prossima frontiera dell’informatica e molti dei big player dell’hi-tech stanno investendo in ricerca e sviluppo per consolidare una posizione di leadership nell’implementazione commerciale di questa promettente tecnologia.

Honeywell è attiva da anni nel settore e il suo ultimo annuncio sul tema è alquanto ambizioso: l’azienda ha reso noto che, entro la metà del 2020, presenterà il più potente computer quantistico di sempre.

Ciò avverrà, ha spiegato Honeywell, grazie a un’innovazione tecnologica che rappresenterà una svolta nel settore e che permetterà di rilasciare un computer quantistico con un quantum volume di almeno 64, il doppio di quanto offerto dalle più prossime alternative già disponibili.

Honeywell ha illustrato in un paper scientifico la propria architettura di quantum computing QCCD (Quantum Charge Coupled Device) e perché essa rappresenti una importante svolta tecnica per accelerare la capacità quantistica.

Il quantum volume è una metrica sviluppata da Ibm che può essere utilizzata per esprimere l’efficacia di un determinato computer quantistico. Misurare le capacità di un computer quantistico richiede infatti una misurazione che possa riassumere un’operazione molto complessa e le varie piattaforme hardware di quantum computing attualmente disponibili offrono una vasta gamma di specifiche, che rende difficile differenziare le capacità complessive delle macchine, anche per gli esperti.

Quantum computing Honeywell

Il quantum volume viene calcolato prendendo in considerazione una varietà di fattori e calcoli complessi. Il primo fattore è il numero di qubit in un computer quantistico, dei bit di calcolo che sfruttano la fisica quantistica.

Tra gli altri fattori valutati: gli errori presenti nelle operazioni quantistiche utilizzate per i calcoli; il modo in cui i qubit all’interno del sistema sono connessi ad altri qubit; il cross-talk tra quei qubit; l’efficienza del compilatore che esegue le operazioni.

A differenza del volume di un cubo, spiega Honeywell, le misure del quantum volume non vengono calcolate da una semplice moltiplicazione, ma richiedono un complesso set di test statistici.

La soluzione di quantum computing di Honeywell, afferma dunque l’azienda, sarà la più potente disponibile perché disporrà di almeno il doppio del quantum volume dei suoi concorrenti.

Ciò consentirà, nella vision di Honeywell, di iniziare ad approcciare problemi che erano finora impraticabili da affrontare con i computer tradizionali.

Non solo: l’azienda ha anche anticipato che ha in progetto di aumentare in modo rapido quel valore di quantum volume.

Honeywell ha anche annunciato diverse partnership con aziende interessate all’implementazione di soluzioni di quantum computing: tra queste, ha citato J.P. Morgan Chase, per lo sviluppo di algoritmi di quantum computing che utilizzino l’hardware di Honeywell, e Microsoft, con cui la partnership sull’offerta Azure Quantum è stata introdotta già qualche mese fa.

Maggiori informazioni sulle soluzioni di quantum computing di Honeywell sono disponibili sul sito dell’azienda.

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