Quale futuro per Linux su cellulare?

Nonostante la disponibilità di WMP9, neanche gli smartphone sembrano essere ideali per il sistema operativo venuto dal freddo

Il sistema operativo scritto da Linus Torvalds, che da lui prende il nome, è diventato il software più diffuso nel mondo. Nel corso degli ultimi anni è stato usato per sistemi che vanno dall’orologio da polso al supercomputer. Anche nei palmari ha lungamente avuto un certo successo.
Anche in molti altri apparati, tra i quali i decoder per TV digitale, i lettori di DVD e le console di giochi, Linux si è mostrato all’altezza della situazione.
La piattaforma alla quale mostra di essere meno capace di adattarsi è forse proprio il telefonino. Neanche i futuri smartphone, di potenza più elevata, sembrano essere adatti ad ospitare un sistema che comunque sia ha scarse qualità di velocità di risposta ed esecuzione in tempo reale.
Uno dei problemi potrebbe essere la lettura dei vari formati nei quali sono disponibili i contenuti. Ecco perché Microsoft ha portato su Linux il suo lettore di audio e video, Windows Media Player. La disponibilità non è di poco conto, visto il crescente successo dei file audio e video che seguono questa codifica.
Dal punto di vista del sistema complessivo, l’adozione di contenuti WMP rende più semplice la futura gestione dei diritti online secondo il cosiddetto DRM, Digital Rights Management.
La mossa è limitata ai sistemi di piccole dimensioni, quindi non è teoricamente possibile usare WMP9 su un personal computer con Linux.

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