PalmOS 6 ufficializza la trinità degli opsys

Dopo aver lungamente propugnato l’unicità dell’OS, PalmSource lancia non solo la versione 6, ma anche una v5 Phone Edition

Il 29 dicembre del 2003 PalmSource ha rilasciato le prime copie della nuova versione del suo ambiente operativo. Le novità principali sono attese nel settore della sicurezza, degli standard e della multimedialità, ma il dettaglio tecnico si conoscerà solo dopo la User Conference del 10-12 febbraio, che si terrà a S. Jose (California).
PalmOS5 infatti mancava di potenza proprio nel settore della multimedialità, un settore nel quale ci sarà un nuovo motore grafico scalabile, adatto anche all’esecuzione di videogiochi oltre che alla gestione di immagini in movimento. Probabilmente creavano problemi commerciali anche l’assenza di supporto ad alcune innovazioni degli standard -tra queste l’Ipv6 e il Bluetooth 1.2-, che adesso dovrebbero essere implementate.
La compatibilità con la v5 è a livello degli Armlet, programmini d’interfaccia che girano inalterati sulle varie macchine Arm. La versione 6 va a convivere con la classica 5 e con una 5 Phone Edition. In questo modo Palm mappa una strategia completamente nuova per lei, identica a quella di Microsoft contro la quale aveva sempre lanciato i suoi strali, ritenendo insostenibile la presenza di multiple versioni dello stesso ambiente.
In parte la v6 segue anche altre indicazioni del mercato: multithreading, webservices e una Java Virtual Machine di riferimento, tre chiare indicazioni date per primo da Symbian. Un’altra anticipazione riguarda il nuovo browser web, assolutamente privo di qualsiasi riferimento ai proxy.
Poche sono le informazioni relative ai processori di riferimento. Ovviamente ci sarà Intel Xscale, ma le novità potrebbero essere molto più succose: trapela infatti la possibilità di supporto di architetture multiprocessore. Staremo a vedere.

Palmos5
Intel Xscale
WinCE
Symbian

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